Avvio di vendite di fine stagione invernale segnato dal meteo. L’ondata di freddo eccezionale che ha colpito l’Italia meridionale e le città dell’area Metropolitana di Bari nei giorni scorsi ha inciso anche sull’andamento della prima settimana dei saldi invernali. A tracciare il bilancio è la Confesercenti Puglia.
“Se da un lato si registra una crescita dell’interesse per capispalla e maglioni, il freddo ha frenato clientela e vendite”, spiega l’associazione di categoria. Complessivamente performance molto negativa con una percentuale in meno pari al 40-45% con punte anche del 70% rispetto al 2018 che segnava già un meno 15%.
“Potenzialmente i saldi invernali ed estivi – stima l’Ufficio Economico Confesercenti – possono generare fino ad 8 miliardi di euro di consumi l’anno: un valore che li rende il principale appuntamento commerciale del nostro mercato interno, secondo solo al Natale”.
I dati
Dal 2008 al 2018 le attività commerciali di Bari e provincia hanno perso un considerevole fatturato di vendite che si stima intorno al 60-65%. In media negli ultimi tre anni il fatturato ha perso il 12,5% escludendo quello in corso che registra un -40/45% (dato eccezionale causa meteo).
“Gli operatori – afferma il presidente Fismo Bari, Vito Luigi Losito – in ogni caso sono fiduciosi sull’andamento positivo del periodo saldi che si assesterà col passare del tempo a quello dello scorso anno, viste le pacate vendite natalizie dipendenti anche dall’inizio saldi eccessivamente a ridosso. Il rallentamento – continua Losito – viene anche caratterizzato dalle varie promozioni dei grandi marchi, della grande distribuzione e dalle vendite sempre più sottocosto dell’e-commerce. L’orientamento sembra che sarà tendente verso i cosiddetti “beni utili”, un trend che confermerebbe quello dello scorso anno. Tema caldo per gli operatori è anche quello del rispetto delle regole e ci si auspica maggiori controlli sulle false promozioni e su quelle fatte in periodi irregolari, i cosiddetti pre-saldi”.