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Bari, al Kismet quattro giorni di Focus Puglia: il teatro prodotto sul territorio

Pubblicato da: redazione | Mer, 16 Gennaio 2019 - 20:30

Con un taglio sociale dedicato ad alcuni dei temi più attuali della nostra contemporaneità, ha il via dal 17 al 20 gennaio al Teatro Kismet di Bari un ricco Focus Puglia tutto dedicato alla produzione di autori del nostro territorio, inserito nella stagione “Farsi Mondo” al Kismet, a cura di Teresa Ludovico.

Una sezione nell’ambito della programmazione di Teatri di Bari che ha come obiettivo di essere casa per il teatro pugliese: spazio di espressione, ma anche di confronto per i teatranti e gli artisti tutti la Puglia.

S’inizia il 17 gennaio, alle 21, con “Vita oscena di Brenda Wendell Paes” di Simonetta Damato e Gabriele Paolocà, con Simonetta Damato e la regia di Gabriele Paolocà. Lo spettacolo – menzione speciale al Premio nazionale giovani realtà del teatro 2016 –  porta in scena la storia di cronaca di una transessuale il cui corpo venne trovato carbonizzato in un appartamento della periferia romana il 20 novembre 2009.

Il suo nome era Brenda Wendell Paes e la sua identità è già nota ai media nazionali per il suo coinvolgimento nel caso Marrazzo, una vicenda di sesso, droga e ricatto che ha portato alle dimissioni dell’allora presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Lo spettacolo mira a dare voce, corpo, anima a una creatura sfruttata e poi rinnegata dalla nostra società. Vuole rendere Brenda un simbolo, una martire, attraverso un monologo in cui si racconterà come una splendida tigre rinchiusa in un circo. Racconterà dei suoi carcerieri e della sua voglia di libertà. Di come la bellezza e il male siano sempre destinati a essere due facce della stessa medaglia. (https://www.youtube.com/watch?v=ienXJc1myBQ)

Cosa significa restare umani nonostante la complessità del vivere quotidiano? Il 18 gennaio la compagnia La ballata dei Lenna prova a rispondere a questo quesito con lo spettacolo “Human Animal”. Ispirato dalla lettura de “Il re pallido”, ultimo romanzo pubblicato postumo dell’americano David Foster Wallace, “Human Animal” è dedicato all’eroica quotidianità di un gruppo di funzionari dell’Agenzia delle Entrate di una cittadina di provincia negli USA, con l’intento di indagare la noia, e la capacità/incapacità dell’essere umano di saper sopravvivere alla burocrazia. Partendo da qui, La Ballata dei Lenna attraverso un percorso di immedesimazione con l’autore, ha condotto nell’arco di alcuni mesi, una ricerca all’interno di diversi uffici dell’Agenzia delle Entrate del nostro Paese, con l’intento di indagare un mondo che nell’immaginario comune di eroico ha ben poco.  La Ballata dei Lenna crea uno spettacolo dove si mescolano realtà e finzione, fiction e non fiction, teatro e real cinema, ripercorrendo alcune delle tematiche chiave della produzione letteraria di DFW. (https://www.youtube.com/watch?v=aAQfu3ZvnhA )

Il terzo appuntamento della rassegna Focus Puglia è il 19 gennaio con “Icaro caduto” di e con Gaetano Colella, per la regia di Enrico Messina, produzione Armamaxa teatro / Pagine Bianche Teatro.
Lo spettacolo racconta quello che segue la funesta caduta di Icaro precipitato in mare dopo essere fuggito con suo padre Dedalo dal labirinto. Icaro, dopo lo schianto, non muore. Precipitato nel mare profondo ritorna a galla privo di sensi. Un pescatore lo raccoglie e lo porta a casa sua, da sua moglie. Insieme si prendono cura di lui, del piccolo “angelo” cascato dal cielo, che sulle spalle aveva ancora delle penne, che aveva tutto il corpo fratturato, che a lungo non ha fatto altro che dormire e restare muto. Qui cresce Icaro, in una famiglia pugliese che lo osserva, lo nutre, lo accudisce. Che fine ha fatto sua madre, che ogni giorno si recava alle porte del labirinto per gridare il suo nome e pregava Minosse che gli restituisse il figlio? E soprattutto dov’è adesso suo padre, il geniale Dedalo che ha sempre avuto attenzioni per tutti tranne che per lui, che da sempre ha preferito dedicarsi alle sue invenzioni invece che a suo figlio? Icaro non ha più dubbi: non appena riuscirà a camminare raggiungerà la Sicilia e troverà suo padre.

Focus Puglia si chiude il 20 gennaio con il nuovo spettacolo di Koreja scritto dal drammaturgo pugliese Michele Santeramo: “La ragione del terrore”, per la regia di Salvatore Tramacere. In scena Michele Cipriani e Anna Chiara Ingrosso.
C’è un uomo che ha bisogno di farsi perdonare qualcosa. Lui ha bisogno di farsi perdonare un fatto grave, qualcosa che lei, la donna, proprio non riesce a dimenticare. Per farlo, ha bisogno di raccontare quel che è successo a un pubblico, perché ciascuno tra i presenti comprenda la ragione del terrore. Sembra un destino connaturato all’uomo: si reagisce al male subito con il male, in una spirale che sembra essere senza soluzione. Se hanno distrutto la città in cui vivevi, se hanno ammazzato i tuoi, se ti hanno costretto a lasciare tutto e scappare, come vuoi reagire? Tutto, secondo Vittorini, è profondamente nell’uomo. Il male non esisterebbe se non fosse nell’uomo, nel singolo uomo. E allora, se è così, anche la soluzione al male deve essere nell’uomo. Lo spettacolo prova a ragionare su questi temi, per capire se esiste una ragione al terrore provocato, al dolore, alla violenza. Un racconto sull’apparente inevitabilità di certe conseguenze, perché ci sono storie che nella loro linearità sembrano semplici. E poi non bisogna stupirsi quando deflagrano, perché era prevedibile.

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