«L’assessore Di Gioia ha tutta la mia comprensione, perché ha avuto di fronte un compito molto complicato, che ha gestito nel limite delle sue possibilità e lo ha fatto, devo dire, con grande dedizione». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della prima riunione con gli agricoltori pugliesi dei Gilet Arancioni, commentando le dimissioni date ieri dell’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia.
Emiliano ha poi annunciato che non intende nominare un nuovo assessore perché, ha detto, «l’agricoltura è un bellissimo settore e quindi non ho nessuna fretta di liberarmi della delega». «Dico a tutta la giovane generazione dei politici italiani – ha continuato – che non si debbono scoraggiare alla prima difficoltà, bisogna essere tosti, andare avanti, combattere e soprattutto spiegare alle persone che nessuno di noi è onnipotente, cioè la politica non è solo un posto dove si mostra potenza, la politica è anche un posto dove bisogna gestire le cose che non si riescono a fare, bisogna trovare la maniera di affrontarle comunque nel modo migliore. Ci vuole saggezza e forza. Io sono convinto che Di Gioia, nel seguito della sua carriera politica, mostrerà certamente saggezza e forza».
Emiliano ha inoltre precisato che «il presidente è l’origine di ogni delega e quindi ogni assessore lavora su indirizzi puntuali del presidente. Questo è lo statuto della Regione Puglia. Gli assessori hanno un margine di autonomia che è pari a zero, dal punto di vista politico». «L’idea dello scavalcamento – ha detto ancora il presidente richiamando le parole dell’assessore – era fuori dalla mia testa, ma soprattutto è un’idea impossibile giuridicamente, perché il presidente può in ogni momento interferire, e lo deve fare perché ha potere di vigilanza insieme a tutta la Giunta, e ha la responsabilità dell’indirizzo politico». «Io mi auguro – ha detto infine il governatore pugliese – che le problematiche che Di Gioia ha segnalato possano essere risolte nel prosieguo del mandato e naturalmente ci impegneremo al massimo per risolvere queste questioni. Devo dire che lo facevamo anche prima, però abbiamo avuto problematiche assolutamente fuori norma e straordinarie».
Emiliano ha quindi ricordato il problema della Xylella, «una malattia venuta dal Sudamerica che nessuno ha mai guarito» e la gelata del febbraio 2018 «che non si era mai verificata, a mia memoria, e che ha distrutto quasi il 50% della produzione olivicola pugliese».