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Bari, così il pronto intervento sociale salva dal gelo anche chi non vuole essere aiutato

Pubblicato da: Gino Martina | Gio, 10 Gennaio 2019 - 06:15

Il gelo continua a imperversare al Sud, sulla Puglia e su Bari. E in questi giorni il sistema di protezione sociale per le persone senza fissa dimora serra i ranghi. È il periodo più difficile nel quale Comune, Asl e associazioni agiscono per donare loro posti per dormire e pasti caldi. Dalle 18 alle 24 per le vie della città è impegnata l’Unità di strada legata al pronto intervento sociale in grado di rispondere alle varie segnalazioni.

“Esiste una rete informatica – spiega l’assessore comunale alle Politiche sociali, Francesca Bottalico – che permette monitoraggio quotidiano e controlli inserimenti. Per ogni intervento viene fatta subito comunicazione scritta e telefonica a questura, prefettura e Asl”. Sono a disposizione 24 ore l giorno posti nei centri di accoglienza della città.

Ma se una persona rifiuta l’aiuto? Cosa accade visto che non si può certo obbligarla?

“Se ha un possibile disturbo psichiatrico – spiega ancora Bottalico – o difficoltà sanitaria viene contattata la guardia medica e l’Asl. Il 118 deve intervenire per la valutazione del caso. Se la persona non ha documenti interviene invece polizia municipale. In caso di alcolisti cronici o persone che fanno uso di droghe viene fatta la segnalazione anche al Sert – precisa ancora l’assessore – per la presa in carico e l’accoglienza in strutture sanitarie adeguate”.

Il punto fermo è il Comune. Se gli altri soggetti della rete non sono in grado di dare risposte, l’ente comunque interviene anche a proprie spese per accogliere le persone in strutture sanitarie. “Ciò avviene – spiega ancora Bottalico – pur di salvaguardare la vita delle persone ed è la prima volta che Comune e assessorato ne assumono il carico anche se di competenza sanitaria”.

Così negli ultimi cinque anni i posti letto sono più che raddoppiati sul territorio, con 370 di base e 94 di pronto utilizzo nei periodo climatici particolarmente critici come quello di questi giorni. E grazie alla collaborazione di associazioni di volontariato e parrocchie sono garantiti pasti, fornitura di cibo, abiti, servizi igienici, docce e altri servizi per le persone che hanno necessità e urgenza.

 

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