Profili genetici, cellule immunologiche selettive, terapia biologica e immunologica: è in atto una vera e propria rivoluzione per la cura di molti tumori e i prossimi anni potrebbero essere decisivi. Per questo le sessioni inaugurali del convegno che, come ogni anno a dicembre organizza Geny Palmiotti, direttore del reparto Don Tonino Bello dell’Istituto Oncologico Giovanni Paolo II di Bari sono dedicate a queste importanti novità.
In programma il 17 e 18 dicembre per tutta la giornata a Villa Romanazzi Carducci, il convegno sulle Novità terapeutiche in oncologia alle soglie del 2019, accreditato ECM (n.18 crediti), è patrocinato dall’IRCCS Bari, dalla Fondazione Tiziana Semeraro, dalle Associazioni Abracadabra, Gabriel per l’umanizzazione delle cure in oncologia e Susan G. Komen.
“Ci sono importantissime novità per quanto riguarda le terapie per la cura del cancro –dice Geny Palmiotti – non a caso dedichiamo tre importanti focus a ciò che potrebbe essere tra pochissimi anni risolutivo nell’approccio alla malattia. La prima novità riguarderà la terapia cellulare Cart-T cell (Francesco Locatelli, direttore oncoematologia Bambin Gesù, Roma, presentato da Attilio Guarini, omologo all’IRCCS)”.
“Si tratta di cellule particolarmente selettive –spiega Palmiotti – in grado di curare alcune leucemie e in futuro questa terapia cellulare potrà guarire molti tumori solidi, come ad esempio polmone, pancreas e altri, oltre a poter essere utilizzata anche per alcune patologie virali e infettive”.
Altro focus importante sarà quello che riguarda il profilo genomico sino alla terapia agnostica (Giancarlo Pruneri, direttore Anatomia Patologica IEO, Milano, presentato da Alfredo Zito, omonimo IRCCS).
“Questo vuol dire – dice Palmiotti – che le terapie non saranno organo-specifiche, ma dipenderanno dalla alterazione molecolare geneticamente determinata, eseguendo il profilo genetico del tumore su centinaia di geni”.
Terzo focus, la terapia toracica metropolitana (Paolo Sardelli, direttore chirurgia toracica IRCCS) e le tre tecniche possibili di intervento chirurgico: classico, robotico, in toracoscopia.
“Di cancro al polmone –conclude Geny Palmiotti – si parlerà anche per quanto riguarda le nuove terapie biologiche e immunoterapiche, che oggi stanno segnando un vero vantaggio nella strategia di cura della neoplasia al polmone, così come di quello alla mammella, altra tipologia dove è in atto una vera rivoluzione. Si punterà, per esempio, sui tempi dell’intervento chirurgico, che non sempre deve essere proposto in prima battuta rispetto alle terapie neoadiuvanti”.
Novità ancora nella strategia del cancro ovarico e in quello della prostata, e un up date tra chirurghi oncologici sul cancro del colon e delle metastasi epatiche. Nel convegno, spazio anche alle terapie immunologiche che funzionano per la maggior parte dei casi di tumori che sono in media 373mila l’anno. Attenzione particolare anche alla comunicazione e al valore della corretta informazione sulle novità in oncologia.