“La democrazia va difesa ogni giorno” e “i miei diritti valgono tanto più quanto più vengono salvaguardati i diritti degli altri, ha un significato straordinario riflettere sui questi argomenti”: il presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo lo ha detto direttamente ai giovani, nella ricorrenza del 70ø anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, celebrata in Aula consiliare a Bari.
Un convegno, a cura della Sezione biblioteca e comunicazione istituzionale, che ha visto la partecipazione attiva delle ragazze e ragazzi del progetto “Giovani in Consiglio: da Osservatori a Protagonisti”, edizione 2018-2020 e di una rappresentanza degli studenti del Liceo “Carmine Sylos” di Bitonto. “Viviamo anni molto delicati per il nostro Paese e per l’Europa – ha aggiunto Loizzo – una fase di smarrimento dell’opinione pubblica nei confronti di eventi che si verificano in maniera convulsa”. Il presidente del Consiglio regionale pugliese ha fatto l’esempio di quanto accade in Francia, con le proteste violente dei gilet gialli e nel Mediterraneo, solcato da profughi ed immigrati in cerca di un futuro certo.
“Intanto, la politica è diventata rissa – ha denunciato – e la semplificazione di messaggi complessi che viene attuata non aiuta a comprendere quello che ci circonda, in un quadro di imbarbarimento generale dei valori”. Settant’anni fa, dopo una guerra mondiale devastante, conclusa col monito distruttivo del fungo atomico, le Nazioni – è stato ricordato nell’Aula del Consiglio regionale della Puglia – hanno trovato le ragioni per affermare i principi fondanti della società umana: libertà, fraternità, uguaglianza, senza discriminazioni di sesso, colore, fede, idee politiche. È nata la Dichiarazione dei diritti di tutti gli uomini e donne. “E l’Italia – ha fatto notare Loizzo – può sentirsi orgogliosa di avere già un anno prima inserito nella nostra straordinaria Costituzione repubblicana il riconoscimento del diritto al lavoro, alla salute, all’istruzione, all’equa retribuzione e tutti gli altri valori tutelati dalla carta fondamentale degli italiani”. Sarebbe utile – secondo Loizzo – tornare ad illustrarla agli studenti, “incrementando le ore d’insegnamento d’educazione civica nelle scuole”, “perché la democrazia non è un fatto compiuto, non va considerata una conquista scontata, ma va difesa e salvaguardata ogni giorno”.
Condotti dalla dirigente della Sezione consiliare biblioteca Anna Vita Perrone, i lavori hanno visto la partecipazione nel ruolo di relatori del direttore dell’IPSAIC Vito Antonio Leuzzi e dei docenti universitari Paola Silvestri, Lumsa di Taranto, Francesco Alicino, Lum Jean Monnet di Casamassima e Stefano Vinci, Università Aldo Moro di Bari.