Una partita dalle tante incognite. Ma anche un’occasione di riscatto dopo la sconfitta di due settimane fa a Varese (85-67), che ha impedito ai pugliesi di isolarsi al terzo posto in campionato. La Happy Casa Brindisi torna in casa domani alle 18, al PalaPentassuglia, con la Grissin Bon Reggio Emilia, con l’obiettivo di “dimenticare” il recente ko in Lombardia e riprendere il cammino brillante che ha contraddistinto questa prima parte di stagione. Il match è valido per la nona giornata della Serie A di basket, che riparte dopo la sosta dedicata agli impegni della Nazionale.
“La sosta ci ha aiutato – spiega Alberto Morea, viceallenatore dei biancazzurri brindisini – per quanto riguarda il recupero fisico di alcuni elementi come Chappell e Clark, che solamente ieri pomeriggio ha svolto il primo allenamento in gruppo con contatto per circa 30 minuti. Purtroppo Zanelli ha accusato un virus influenzale quindi domenica vedremo in quali condizioni saranno i nostri due play. Aldilà di questi intoppi non vediamo l’ora di tornare in campo dopo aver terminato la prima parte di stagione con la trasferta di Varese. Dai giocatori allo staff abbiamo voglia di ripartire lasciandoli alle spalle l’ultima partita”.
Happy Casa si troverà a fronteggiare una Grissin Bon Reggio Emilia in pieno stato di lavori in corso: “Sarà una partita dalle tante incognite. A partire dal tipo di squadra che ci troveremo di fronte, a cui viene mancare un giocatore che giostrava circa 30 possessi a partita come Ledo. Le loro certezze sono sicuramente l’impatto fisico del settore lunghi ben assortito con l’esperienza di Cervi, Ortner e la presenza fisica di Aguilar e Gaspardo. Dovremo interpretare bene la partita e leggere i momenti chiave”.
Il fattore PalaPentassuglia potrà avere un valore fondamentale: “Mettendo da parte gli aspetti puramente tecnici, tra le tante incognite che si presenteranno abbiamo una certezza. Il PalaPentassuglia. Giocheremo in casa davanti al nostro pubblico e sappiamo quanta spinta ci può dare. Dovremo trascinarlo e farci trascinare dal loro calore e dalla loro passione sempre irriducibile”.