Mondo del calcio in lutto per la scomparsa a 83 anni di Gigi Radice l’allenatore dell’ultimo scudetto del Torino nella stagione 1975-1976. Nato a Cesano Maderno nel 1935, Radice, soprannominato “Occhi di ghiaccio” da giocatore nel ruolo di terzino vinse 3 scudetti e la coppa dei campioni del 1963 col Milan vestendo anche le maglie di Triestina e Padova (foto Tuttosport, Bartoletti).
Per lui anche 5 convocazioni con la Nazionale maggiore. Lunga la carriera da allenatore, dopo l’esordio col Monza (stagioni 1966-1968), Radice si trasferì al Treviso e successivamente guidò il Cesena che portò alla promozione in Serie A, approdando nella stagione 1973-1974 alla Fiorentina. Dopo una breve parentesi al Cagliari l’avventura col Torino, coi granata il tecnico lombardo vinse lo scudetto nella 1975-76, il primo del Toro dopo la tragedia di Superga. Dopo 5 anni all’ombra della Mole una stagione al Bologna e l’anno successivo, 1981-1982, il ritorno al Milan da allenatore conclusosi con un esonero. Nel 1983 Radice passò al Bari in serie B, nel 1983 in ritorno a Milano per una stagione, sponda Inter.
Nel 1984 Radice ritrovò la panchina del Torino e ottenne subito un secondo posto in classifica, l’avventura granata terminò nell’estate del 1989. La stagione seguente la panchina della Roma. A seguire la guida tecnica di Bologna (1990-1991), Fiorentina (1991-1993), Cagliari (1993), Genoa (1995-1996) e infine il Monza (1996-1997) con cui ottenne la promozione in Serie B. Negli ultimi anni Radice non è più apparso in pubblico, nel 2015 il figlio Ruggiero rese pubblica la malattia del padre colpito dall’Alzheimer.