Partirà il prossimo 1 dicembre il progetto sperimentale di educativa domiciliare integrata “Semi”, promosso e finanziato dall’assessorato comunale di Bari al Welfare in favore di 36 minori con disabilità. Obiettivo del servizio, aggiudicato alla cooperativa sociale Occupazione e Solidarietà, è quello di favorire la permanenza di bambini e adolescenti nell’ambiente di vita familiare, scolastica e sociale, riducendo al minimo il ricorso a strutture residenziali e ponendoli al centro di una vita socialmente attiva, possibilmente fuori dalle mura domestiche.
L’azione educativa sarà rivolta tanto ai minori quanto ai nuclei familiari di provenienza e potrà contare sul coinvolgimento attivo di numerosi partner di progetto – associazioni, cooperative, parrocchie – che apriranno i propri spazi e le proprie attività alla partecipazione dei minori di Semi, i quali potranno vivere il proprio tempo libero secondo le proprie inclinazioni.
“Per la prima volta nella città di Bari – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -, le famiglie con bambini e ragazzi con disabilità e problemi legati all’autismo, potranno usufruire di un servizio innovativo. È una grande soddisfazione essere riusciti a implementare l’offerta educativa del welfare cittadino con un servizio specialistico che il Comune di Bari ha programmato in maniera coerente ed efficace in quanto, nonostante le difficoltà di bilancio, risponde a un bisogno reale espresso dalle famiglie, che hanno manifestato già grande entusiasmo per l’avvio delle attività. In questi anni abbiamo lavorato intensamente sull’ampliamento dell’offerta dei servizi domiciliari educativi e socio-sanitari che abbiamo triplicato, favorendo il sostegno ai minori e al loro nucleo familiare al fine di evitare l’inserimento in struttura per i casi più difficili. Semi prevede una progettualità specifica per ogni minore coinvolto, definita con la collaborazione delle famiglie e la supervisione del dipartimento di Neuropsichiatria infantile di Bari e del Cnr di Messina, a seguito di una valutazione socio-sanitaria integrata. Questo al fine di rispondere ai bisogni e ai desideri di ognuno offrendo l’opportunità di realizzare percorsi di inclusione e di cura anche fuori dalle strutture nell’ambito del sistema sociale rivolto a tutti i bambini della città. Nonostante in questi anni i bisogni sociali siano cresciuti e le risorse dedicate siano diminuite, con un grande sforzo di razionalizzazione e programmazione operato dagli uffici della ripartizione e dei Municipi, siamo riusciti non solo a confermare tutti i servizi essenziali, ma anche a definirne nuovi, sempre più diffusi, inclusivi e trasparenti”.
Gli interventi consistono in:
sostegno educativo rivolto direttamente al minore con disabilità, fisica o psichica, finalizzato all’autonomia, alla socializzazione e all’integrazione sociale;
sostegno educativo alla famiglia nello svolgimento del ruolo genitoriale e nella cura e accudimento del minore (idonea alimentazione, cura dell’igiene personale, cure affettive e relazionali, ecc.);
interventi di prevenzione dell’insuccesso scolastico, di orientamento nelle scelte formative professionali e di sostegno post-scolastico quale prosecuzione educativa tra scuola e contesto sociale, con il coinvolgimento dei/del genitore/i;
interventi di accompagnamento del/i genitore/i nella conoscenza e nell’accesso alla rete dei servizi socio-sanitari presenti sul territorio, nonché nella conoscenza ed utilizzo di risorse culturali e ricreative;
interventi di sostegno nelle dinamiche educative e relazionali interne al nucleo, per una efficace relazione minore/famiglia.
La durata del progetto, che sarà monitorato con il contribuito di Neuropsichiatria infantile di Bari e del Cnr di Messina, è di un anno.