È stato firmato stamattina la convenzione fra i rappresentanti del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e dell’Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali (Arif) per la gestione e il contenimento dei cinghiali nel territorio del Parco. Con il supporto del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari e dei carabinieri forestali, il Parco e Arif hanno collaborato all’installazione di sei “corral”, recinti per la cattura dei cinghiali che verranno poi prelevati da un’azienda del foggiano e trasferiti in aziende venatorie.
Una prima risposta concreta, dunque, a un problema annoso per il quale, ha detto il presidente vicario del Parco, Cesareo Troia, “spesso il Parco viene indicato come il principale colpevole. Ma noi siamo parte lesa. La questione dei cinghiali ha radici lontane (nel 2004 furono introdotti i primi ungulati sul territorio dai cacciatori) e, grazie alla collaborazione con l’ARIF, con l’Università, con i carabinieri del Parco e con gli agricoltori che hanno aderito a un bando che il Parco ha emanato per individuare anche terreni privati su cui installare i “corral”, stiamo finalmente dando una risposta concreta. Ma il nostro lavoro non si ferma qui: in Regione si è già tenuto un primo incontro per il riconoscimento delle aree contigue per permettere il selecontrollo e la caccia.