La ricerca di un impiego oggi passa da diversi canali, alcuni più proficui di altri. Dai centri per l’impiego al web fino al nuovo Porta futuro.
A Bari le opzioni sono diverse. Cominciamo dai centri di collocamento. Secondo un dato fornito da Bankitalia, nel 2017 solo il 2% dei disoccupati che hanno trovato un lavoro dipendente nel settore privato lo ha fatto grazie ai centri per l’impiego. Nel corso dell’anno poco più del 25 per cento delle persone in cerca di lavoro ha avuto contatti con un centro per l’impiego. Ed anche se il Governo ha previsto uno stanziamento in tutta Italia di due miliardi in due anni per rafforzare questi uffici, al momento i disagi a Bari sono diversi. A cominciare dall’attesa che tocca anche le due ore, se tutto va bene.
Altro metodo molto utilizzato dai più giovani o meno è il web. Non solo sui canali che raccolgono le varie offerte sul lavoro, ma c’è chi si propone anche su Facebook, facendo appello ad amici, conoscenti e non. Alcune volte, soprattutto se i messaggi vengono inoltrati nei giusti gruppi, la ricerca può essere proficua. La maggior parte resta purtroppo senza commenti.
Un altro strumento che sta raccogliendo diversi consensi è Porta Futuro, con sede nell’ex Manifattura Tabacchi. Si tratta di un “ufficio” che raccoglie domanda e offerta e cerca di incrociarle. Al momento ci sono 261 aziende e 11.372 utenti iscritti. In diversi periodi dell’anno vengono anche organizzati dei colloqui soprattutto in vista dell’estate, per lavori stagionali.