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In Puglia via libera agli “ospedali di comunità”, restano i ritardi per gli screening oncologici

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Ven, 16 Novembre 2018 - 15:00

Dieci milioni di euro in più per aumentare le ore di specialistica ambulatoriale nelle Asl pugliesi. Ospedali di comunità e un miglioramento nelle liste di attesa e nei livelli essenziali di assistenza. Buone notizie per la sanità pugliese. Ieri la Giunta ha approvato delibere necessarie per la riorganizzazione della rete ospedaliera.

I Presidi Territoriali di Assistenza

Via libera al regolamento sui Presidi Territoriali di Assistenza e i Presidi Post Acuzie (approvato con DGR 1001 del 12 giugno u.s.). 33 strutture nate dalla riconversione degli ospedali dismessi, per le quali sono stati dettati modelli organizzativi, standard e servizi da offrire ai cittadini. I PTA trovano una regolamentazione definitiva e si consente a tutti i cittadini pugliesi ed ai portatori di interesse di verificare cosa si prevede, per ciascun PTA, nella programmazione regionale: quali servizi, quali degenze, quale strumentazione.

Ospedali di Comunità

Nasce l’Ospedale di Comunità, una struttura territoriale di ricovero breve rivolta a pazienti che, a seguito di un episodio acuto o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica potenzialmente erogabili a domicilio.

L’Ospedale di Comunità è una struttura pubblica che ha un numero limitato di posti letto di degenza territoriale, non superiore a 20.

Prenderà in carico pazienti che necessitano:

di interventi sanitari potenzialmente erogabili a domicilio ma che necessitano di ricovero in queste strutture in mancanza di idoneità del domicilio (strutturale e familiare);

di sorveglianza infermieristica continuativa;

di osservazione sanitaria breve

La responsabilità assistenziale sarà in capo all’infermiere (h. 24) secondo le proprie competenze. La responsabilità clinica sarà garantita dal medico responsabile clinico – medico di AP di scelta dell’assistito –  che assicura l’assistenza medica routinaria e una reperibilità diretta telefonica h12 (o altri supporti di telecomunicazione) e l’eventuale intervento in loco quanto prima. Il fabbisogno è stato calcolato in 356 posti letto, la cui suddivisione, su base aziendale, verrà effettuata con successivo provvedimento di Giunta.

Incremento ore Specialistica Ambulatoriale

Si è stabilito l’aumento del monte ore di specialistica ambulatoriale per le ASL pari al 15% del monte ore storico. Si tratta di oltre 4500 ore settimanali in più che dovranno essere garantite da specialisti che potranno essere reclutati a questo scopo dalle Aziende sanitarie pugliesi, in gran parte da erogare all’interno dei Presidi territoriali di assistenza, e che avranno al centro le ore di specialistica connesse al contrasto delle malattie croniche che dovranno essere obbligatoriamente presenti in ogni PTA (cardiologia, pneumologia, endocrinologia/diabetologia, nonché le branche di oculistica, neurologia ed ortopedia). A tal fine verranno impegnati a partire dal 2019, 10 milioni di euro annui.

I LEA

Si è svolta ieri pomeriggio a Roma la riunione congiunta del Tavolo di verifica degli adempimenti regionali e del Comitato permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza. All’ordine del giorno la verifica del LEA, la verifica del Piano operativo della Regione Puglia 2016/2018 e lo stato di avanzamento delle attività finalizzate alla realizzazione degli obiettivi prioritari.

La delegazione pugliese, guidata dal direttore del Dipartimento Politiche per la Salute della Regione Puglia Giancarlo Ruscitti, ha incontrato i rappresentanti del Ministero Economia e Finanze, della Salute, dell’Agenas, dell’Aifa e dell’Istituto Superiore della Sanità. Alla Regione Puglia è stata riconosciuta una premialità per l’anno 2016 di 212 milioni di euro per aver rispettato tutti gli adempimenti e gli obblighi di legge . Per quanto riguarda invece la premialità sul 2017, l’istruttoria del MEF è ancora in corso.

“Viene premiato il durissimo lavoro di questi tre anni – ha commentato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – il sacrificio del personale e anche la pazienza dei cittadini che ci stanno consentendo di raggiungere passo dopo passo questi importantissimi risultati. Molte sono ancora le cose da fare, ma siamo sulla strada giusta e andremo avanti nel nostro lavoro per superare e risolvere tutte le inefficienze che abbiamo trovato”.

Per quanto riguarda la verifica dei LEA, i Livelli essenziali di Assistenza, la Puglia ha compiuto un balzo in avanti di ben 12 punti nei valori della griglia LEA, da 169 del 2016 si è passati a 181 del 2017 (nel 2015 invece la griglia LEA per la Puglia era ferma a quota 155). La Puglia, in questo modo, si sta avviando celermente verso la media nazionale che nel 2016 è stata di 182 mentre quella del 2017 non è ancora stata resa nota.  La criticità maggiore è rappresentata dagli screening oncologici, in particolare quello del colon retto ma la campagna di comunicazione avviata a ottobre 2018 e l’accordo con Federfarma, porterà risultati positivi nel 2019.

 

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