Hanno negato la violenza sessuale di gruppo i quattro cittadini nigeriani arrestati dalla polizia di Bari per un presunto episodio di stupro su una connazionale 24enne avvenuto nel marzo (e non maggio) 2017 all’interno del Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Bari. Dinanzi al gip del Tribunale di Bari, Francesco Agnino, si sono svolti oggi in carcere gli interrogatori di garanzia (Ansa).
Gli indagati, che hanno dichiarato di non conoscersi tra loro, hanno respinto le accuse della Procura, basate sul racconto della vittima. Uno di loro ha spiegato di aver avuto in passato una relazione sentimentale con la 24enne, negando gli abusi. Stando alle indagini della Polizia, coordinate dalle pm di Bari Simona Filoni e Lidia Giorgio, la violenza sarebbe avvenuta nel marzo 2017, ma le minacce e i tentativi di altri abusi sarebbero proseguiti fino a ottobre. Solo allora la ragazza, che fino a quel momento aveva taciuto anche per paura, «se dici qualcosa alla Polizia – le avrebbero detto – ti succederà qualcosa di brutto”, ha deciso di denunciare e attualmente è ospite di una struttura protetta. Uno degli indagati, ospite di una struttura di accoglienza della provincia di Bari, ha chiesto tramite il suo legale la revoca della misura cautelare e il gip si è riservato di decidere.