“Alla materna Macchie se vuoi usufruire del trasporto pubblico devi pagare 240 euro in più se vieni da Palese”: a denunciarlo è la consigliera comunale di Bari, Irma Melini.
“Era il 21 marzo 2017 – dice – quando il sindaco Antonio Decaro vantava di aprire la scuola materna Macchie, a ridosso dell’aeroporto, dichiarando che quella inaugurazione era una risposta ai sacrifici delle famiglie. Oggi, dopo un anno e mezzo, le stesse famiglie se vogliono mandare i figli a scuola da Palese a Macchie usufruendo del trasporto alunni devono pagare in più minimo 240 euro a testa altrimenti il servizio non parte. Il paradosso è che bambini residenti nella stessa via, ad esempio via Modugno, risultano in base al civico sia fuori bacino sia dentro bacino, creando una evidente discriminazione fra chi non paga la tariffazione aggiuntiva e chi deve pagare i 240 euro in più”.
“Oggi – prosegue – se qualche politico illuminato, dal sindaco all’assessore Romano, al presidente del Municipio, percorresse la strada che per 15 chilometri porta da Palese a Macchie vedrebbe ogni mattina mamme e papà accompagnare a piedi i figli sotto il sole, ma anche sotto la pioggia e alcune donne sono anche incinta, ma soprattutto la strada è quasi una strada in campagna e ci sono anche molti cani randagi. Non c’è da perdere altro tempo, tanto è vero che ieri ho inviato una diffida al sindaco di Bari affinché si adoperi per garantire anche per la materna Macchie il servizio di trasporto pubblico degli alunni, senza l’applicazione della iniqua tassa del fuori bacino”.
La chiosa: “Aggiungo che in questa scuola nuova di due anni ci sono le infiltrazioni d’acqua dal soffitto, non funziona il citofono da giugno e manca l’acqua calda e dal 17 settembre sono senza trasporto alunni”.