VENERDì, 22 NOVEMBRE 2024
77,420 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,420 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Puglia, un ragazzo su cinque abbandona la scuola in anticipo: percentuale tra le più alte in Europa

Pubblicato da: redazione | Mar, 30 Ottobre 2018 - 21:00

All’interno dell’Unione europea, l’Italia rientra tra i Paesi dove il problema dell’abbandono scolastico è più consistente: il nostro Paese nel 2017 è infatti il quarto con più abbandoni (14%), dopo Malta (18,6%) Spagna (18,3%) e Romania (18,1%). I dati arrivano dalla Fondazione Openopolis che spiega che la scelta metodologica adottata a livello europeo è stata quella di utilizzare come indicatore indiretto la percentuale di giovani tra 18 e 24 anni che hanno solo la licenza media.

Dal 2008 ad oggi, il dato italiano, come quello dei maggiori partner europei, è migliorato. In quell’anno i giovani tra 18 e 24 anni che avevano al massimo la licenza media e non erano inseriti in nessun percorso di formazione erano quasi il 20% del totale. Da allora questo valore è migliorato costantemente, per poi assestarsi attorno al 14% negli ultimi due anni. Da un lato quindi l’Italia ha superato il target nazionale, dall’altro, resta ancora abbastanza lontana la soglia del 10%. È stata invece superata dalla Francia (8,9%), e pressoché raggiunta da Germania (10,1%), Regno Unito (10,6%) e Unione europea nel suo complesso. Ma sul risultato nazionale pesano delle profonde differenze territoriali. Alcune aree del paese hanno raggiunto (o quasi) l’obiettivo europeo: nord-est (10,3% nel 2017), nord-ovest (11,9%), centro (10,7%). Nell’Italia meridionale invece gli abbandoni sono ancora al 18,5%. In particolare, in Sardegna e Sicilia, la quota di giovani che abbandonano prematuramente gli studi supera il 20%. Poco sotto il 20% anche Campania (19,1%) e Puglia (18,6%).

Le regioni con meno abbandoni sono Abruzzo (7,4%), Umbria (9,3%) ed Emilia Romagna (9,9%). Poco sopra l’obiettivo europeo anche Marche (10,1%) e Friuli Venezia Giulia (10,3%). Dal 2013, anno in cui il governo emanò il decreto contro la dispersione, i miglioramenti maggiori si sono registrati in Valle d’Aosta (-5,7 punti percentuali), Toscana (-5,3), Emilia Romagna (-5,2), Sicilia (-4,5) e Piemonte.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Lascito testamentario: 5 pillole per comprendere...

Tra le varie forme di donazione in favore di Associazioni no...
- 22 Novembre 2024

I lavoratori pubblici incrociano le braccia...

"Non possiamo essere complici dello smantellamento che questo governo sta attuando...
- 22 Novembre 2024

Vieste, scoperta la centrale della droga:...

Sette persone sono arrestate in flagranza, e un'altra è stata denunciata,...
- 22 Novembre 2024

Bari, neonata morì per un’infezione: condannata...

Il giudice monocratico civile del Tribunale di Bari, Gianluca Tarantino, ha...
- 22 Novembre 2024