Passi avanti verso la Carta di cittadinanza studentesca per i soggetti in formazione, ma le promesse non bastano più. E il 12 ottobre gli studenti della Puglia scenderanno in piazza per ribadire la necessità di non essere più una categoria invisibile. E’ quanto annunciano Rete della Conoscenza Puglia e Unione degli Studenti Puglia, a margine di un incontro con con l’assessore alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo. Una riunione nella quale sono state presentate la proposta di istituzione della “Carta” per tutti gli studenti e le studentesse che studiano in Puglia, per garantire delle forme di welfare strutturali per i soggetti in formazione, e le proposte di comodato d’uso gratuito per i libri di testo, di finanziamento dei progetti extracurriculari per il pieno utilizzo degli spazi scolastici anche in orari pomeridiani. E’ stata inoltre consegnata la proposta di Statuto per gli studenti e per le studentesse in alternanza scuola-lavoro e di Codice Etico per garantire percorsi in alternanza formativi e che non si svolgano con enti che abbiano legami con la criminalità organizzata, che sfruttano i lavoratori o inquinino i nostri territori.
“A fronte di una preoccupante situazione, da tempo denunciata da noi, sullo stato del diritto allo studio e della formazione nel nostro territorio, riteniamo fondamentale che la Regione si impegni per garantire a tutti e tutte un accesso alla formazione formale e non formale e nel dare una risposta alla questione sociale della nostra terra” dichiara Davide Lavermicocca, Coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia.
“Abbiamo ottenuto riscontro positivo da parte dell’assessorato e l’impegno alla convocazione di un tavolo di lavoro con diversi assessorati competenti per le misure da noi richieste ed insieme ad Adisu Puglia, Ufficio Scolastico Regionale Pugliese, ANCI e Università pugliesi per la definizione della carta stessa e delle proposte sopra citate” dichiara Sara Acquaviva, Coordinatrice della Rete della Conoscenza Puglia.
“Abbiamo inoltre ottenuto la garanzia da parte della Regione della copertura totale delle borse di studio e un investimento reale e un impegno a rispondere all’esigenza abitativa di tanti e studenti rimasti privi di posto alloggio nella nostra Regione” continua Acquaviva.
“Il 12 ottobre scendiamo in piazza affinché gli studenti non siano più una categoria invisibile nella nostra regione: le promesse non ci bastano, pretendiamo investimenti economici e impegni politici concreti!” conclude Lavermicocca.