Per esercizio abusivo della pesca a strascico personale e mezzi della Guardia Costiera, coordinati dal Sesto centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari, hanno fermato nell’ultima settimana lungo la costa tra Vieste e Bari 11 pescherecci e 4 unità da diporto, sequestrato complessivamente quasi una tonnellata di prodotto ittico e 5 reti a strascico, denunciate 5 persone e comminato sanzioni amministrative per 43mila euro (Ansa).
Il comandante di uno dei pescherecci è stato anche arrestato per aver speronato in mare una motovedetta al largo di Trani. E’ accusato di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni aggravate. L’operazione, iniziata lo scorso 11 settembre, è stata denominata Capojale, dal nome dell’omonima località costiera sul Gargano e ha consentito di accertare e reprimere l’utilizzo di sistemi di pesca indiscriminata e comportamenti non corretti (cattura di pesce allo stato giovanile, pesca in aree e tempi vietati, utilizzo di attrezzi da pesca modificati).