“Ma mi faccia il piacere, via”. E’ l’unico (non) commento rilasciato telefonicamente a Borderline 24 da Giovanni Giannini, assessore regionale ai Trasporti e ai Lavori Pubblici, finito nell’occhio del ciclone per un fuorionda – pubblicato da Borderline 24 – che sta facendo il giro del web. “Roba da prenderla a schiaffoni” dice nel video Giannini al sindaco di Bari Antonio Decaro, raccontando il litigio sulla questione Tap tra il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e il ministro salentino del M5S, Barbara Lezzi, avvenuto lo scorso 23 luglio. Il fuorionda è stato registrato durante un sopralluogo nel depuratore Bari Ovest, ieri mattina.
Sulla vicenda è intervenuto poco fa con un duro commento anche il presidente della Camera, Roberto Fico: “Inqualificabili le parole usate nei confronti di Barbara Lezzi, ancor di più perché provengono da un esponente delle istituzioni. Al ministro va tutta la mia solidarietà”.
Pesante anche il commento del Movimento 5 Stelle, in un post sulla sua pagina Facebook ufficiale, definisce “vergognose minacce” le parole di Giannini e “imbarazzante” la mancata reazione del sindaco Decaro, mentre su Twitter chiama in causa anche il segretario del Pd, Maurizio Matina.
“Questo signore è Giovanni Giannini – scrive il M5S su FB, pubblicando il video – assessore regionale della Puglia, esponente del Partito democratico. Questo individuo si è permesso di dire che la ministra Barbara Lezzi è ‘da prendere a schiaffoni’. Sì avete capito bene! Affermazione di una gravità inaudita! Imbarazzante è stata anche la ‘non’ reazione del sindaco del Pd di Bari, Antonio Decaro, rimasto in silenzio ascoltando queste vergognose minacce! Siamo vicini alla nostra Barbara Lezzi… ma sappiamo che sa difendersi benissimo anche da sola”.
“Caro Maurizio Martina, in occasione della manifestazione che state organizzando a Roma ‘contro l’odio’ parlerete anche delle gravissime minacce che il vostro assessore Giannini, esponente Pd in Puglia, ha rivolto alla ministra Barbara Lezzi? #MartinaRispondi” è invece il tweet del M5S.