Il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio ha dato mandato all’avvocatura comunale di avviare la procedura per la costituzione di parte civile del Comune di Bitonto nel processo penale, il cui inizio è previsto nel mese di settembre, a carico dei responsabili dell’omicidio dell’anziana Anna Rosa Tarantino, uccisa durante uno scontro a fuoco tra clan rivali la mattina del 30 dicembre 2017 nella zona del mercato di piazza Caduti del Terrorismo lungo il percorso tra il Monastero delle Vergini (dove era solita recarsi per partecipare alla Santa Messa) e la vicina abitazione, dove viveva assistendo la sorella ipovedente. (In foto un momento di quella giornata ripreso dalle telecamere di videosorveglianza)
“All’indomani dell’efferato omicidio della “nonnina di Bitonto” – scrive il sindaco -l’amministrazione ha manifestato l’espressa volontà di farsi interprete di una efficace e riconoscibile attività di prevenzione e contrasto di tali fenomeni deviati, quale momento centrale della cura degli interessi della comunità locale, non solo impegnandosi in una effettiva e convinta applicazione di tutte le normative a presidio della legalità in tutti i settori di propria competenza, ma anche individuando ulteriori percorsi, iniziative e strumenti di deterrenza dei comportamenti illeciti e di supporto alla cittadinanza per la rimozione di ogni ostacolo per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini bitontini”.
“Atti criminosi come l’omicidio della concittadina Anna Rosa Tarantino – spiega Abbaticchio – ledono profondamente la collettività e l’immagine stessa della nostra città. L’Amministrazione comunale, esercitando consapevolmente il ruolo di tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, nonché di lotta alla criminalità e all’illegalità che la legge le attribuisce, intende costituirsi parte civile nel processo penale contro i malviventi quale tangibile segno di vicinanza alla famiglia Tarantino e a tutta la comunità bitontina”.
“Sono certo – conclude il Sindaco di Bitonto – che gli uffici comunali e lo stesso assessore al contenzioso, Angela Saracino, seguiranno con particolare impegno il complesso iter procedurale, che potrebbe permettere di dare voce concreta all’indignazione di tutta la nostra comunità nell’ambito di un processo particolarmente atteso, perché chiama in causa la capacità delle istituzioni di rispondere in maniera efficace ed esemplare ad un attacco estremamente vile, in quanto perpetrato ai danni di una innocente concittadina, il cui unico torto è stato quello di incrociare sulla via del ritorno a casa dalla chiesa il percorso di morte e violenza di criminali balordi e spregiudicati”.