“Un sogno, ora perdóno tutti”. E’ una Daisy Osakue, quella che commenta ai microfoni di Rai Sport la qualificazione alla finale femminile del lancio del disco, ai Campionati Europei in corso a Glasgow (Regno Unito). La 22enne torinese, figlia di genitori nigeriani, ferita a un occhio dieci giorni fa da un uovo lanciato da un’auto in corsa a Moncalieri, si è dimostrata più forte della sfortuna, lanciando il disco a 58,73 metri al secondo tentativo. Il primo si era risolto con un nullo: il disco aveva colpito la gabbia. Per Osakue qualificazione diretta alla finale: il minimo richiesto era 58,50 metri.
“Mi sentivo bene. Dopo il primo lancio giudicato nullo, ho rischiato anche al secondo, perché un giudice era convinto fosse viziato. Per me la finale era un sogno e il mio campionato è iniziato alla grande con la qualificazione diretta. Dopo tutto quello che mi è successo, ho detto: o la va o mi spacco. Spaccata mi ero già, del resto. Non vedo l’ora di divertirmi e farvi divertire in finale” ha commentato Daisy.