Dalla stretta sui contratti a termine alle sanzioni sul gioco d’azzardo. Il decreto dignità è legge. Oggi il provvedimento, fortemente voluto dal ministro Luigi Di Maio (nella foto), è stato approvato in Senato con 155 sì, 125 no e 1 astenuto. Ecco i punti principali:
Durata dei contratti a termine: scende a 24 mesi dai 36 previsti dal Jobs Act. Dopo il primo anno andranno indicate le causali, altrimenti il contratto diventa indeterminato. Ogni rinnovo a partire dal secondo ha un costo contributivo aggiuntivo dello 0,5%, escluso il lavoro domestico. Ridotte da 5 a 4 le proroghe possibili. Non si applicherà sui contratti in corso, ma scatterà da novembre. Fino ad allora si seguiranno le vecchie regole.
Licenziamento illegittimo: l’indennità massima passa da 24 a 36 mensilità, mentre la minima da 4 a 6 mensilità.
Bonus assunzioni stabili: Prorogato nel biennio 2019-20 il bonus assunzioni al 50% dei contributi per gli under 35. Lo sconto vale per tre anni e il tetto massimo è 3mila euro. Dovrebbe favorire 62mila nuove assunzioni nel biennio.
Centri per l’impiego: le Regioni dovranno dedicare una quota delle loro nuove assunzioni a rafforzare gli organici.
Proroga dei contratti per le insegnanti: Per le insegnanti con diploma magistrale, con diploma conseguito prima del 2001- 2002, è prevista la proroga del contratto fino al 30 giugno 2019
Voucher: Tornano i voucher, ma solo per il settore agricolo e turistico. L’uso viene esteso a piccoli alberghi e strutture ricettive fino a 8 dipendenti (non più 5). I voucher avranno poi una durata massima di 10 giorni, invece che 3.
Gioco d’azzardo: Previste sanzioni per l’utilizzo di pubblicità nei giochi. Saranno applicate multe pari al 20% del valore della sponsorizzazione, con un minimo previsto di 50mila euro. I contratti attuali rimarranno in vigore per un altro anno.