Acquedotto Pugliese investe 30 milioni per l’ulteriore potenziamento dei depuratori. Entro il 2020 saranno installate 60 stazioni di disidratazione dei fanghi di ultima generazione. È quanto ha deliberato il consiglio di amministrazione che, nel complesso, ha autorizzato l’avvio di gare per un importo totale di oltre 40 milioni.
“Una scelta per la sostenibilità e per la riduzione dei costi di esercizio a beneficio dell’ambiente e delle comunità servite», commenta l’amministratore delegato Nicola De Sanctis, secondo il quale “l’investimento si inserisce in un ben più vasto piano di interventi e di sperimentazioni promosso da Regione Puglia e che vede coinvolti attivamente Autorità Idrica Pugliese e l’Agenzia Regionale per i Rifiuti”. Le nuove 60 stazioni di disidratazione dei fanghi sono comprensive di sistema di telecontrollo, comando e automazione. Un provvedimento del valore di oltre 30 milioni di euro. Le gigantesche centrifughe, destinate alla disidratazione dei fanghi, consentiranno una sostanziale riduzione degli stessi: a regime circa 35 mila tonnellate all’anno in meno.
Un risultato che sarà ottenuto grazie alla drastica riduzione della frazione umida. Il risparmio all’anno, calcolato in termini di minori spese per l’allontanamento dei fanghi dagli impianti di depurazione, sarà di circa 5 milioni. Il costo relativo allo smaltimento dei fanghi della depurazione, il cui volume è pari a 244mila tonnellate l’anno, è tra le voci più significative del bilancio di Acquedotto Pugliese e, di conseguenza, della bolletta idrica a carico dei cittadini: 29 milioni di euro. Nei primi sei mesi dell’anno Acquedotto Pugliese ha incremento il valore in euro delle gare bandite, rispetto allo stesso periodo del 2017, del 60%. Rispetto al 2016, di oltre il 600%.