VENERDì, 22 NOVEMBRE 2024
77,414 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,414 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Bari ricorda Paolo Borsellino e la sua scorta nel 26° anniversario della strage di via D’Amelio

Pubblicato da: redazione | Gio, 19 Luglio 2018 - 14:15

Bari ricorda Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. Nel 26° anniversario della strage di via D’Amelio, in cui morirono anche Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro ha deposto una corona d’alloro in viale Falcone e Borsellino.

“Oggi ricordiamo il sacrificio del giudice Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta, perché di sacrificio si è trattato – ha detto il sindaco -. Quel giorno sia Paolo Borsellino sia le persone che lo accompagnavano sapevano a cosa andavano incontro, eppure non hanno girato la testa dall’altro lato. Lo sapevano perché, pochi giorni prima, era stato assassinato un altro magistrato, Giovanni Falcone, e assieme a lui sua moglie e gli uomini della sua scorta.

La voce di Paolo Borsellino non c’è più – si legge in una nota del primo cittadino – ma momenti come questo servono a ricordare ciò che ha detto e, soprattutto, ciò che ha fatto, perché uomini come lui e come Giovani Falcone  sono stati testimoni quotidiani di una straordinaria coerenza, fino alla fine. Ed è anche grazie a queste manifestazioni, dedicate a quanti hanno sacrificato la loro vita per lo Stato e per far rispettare la legge all’interno del nostro Paese, che può risuonare ancora la loro voce. “Non è più Borsellino colui che parla ma possiamo ascoltarne la voce nelle parole di tanti magistrati, di agenti delle Forze dell’ordine e di tanti cittadini onesti che, anche a causa di quella tragica stagione di morte, hanno deciso di dire no alla mafia e alla criminalità organizzata assumendo un atteggiamento di dignità e di coraggio, scegliendo di tenere la schiena dritta”.

“Ieri ho incontrato il ministro della Pubblica istruzione – prosegue Decaro – e gli ho presentato un progetto di legge, sostenuto da tutti i sindaci italiani, che prevede l’introduzione non dell’ora di educazione civica ma dell’ora di educazione alla cittadinanza, attraverso la quale i nostri ragazzi potrebbero affrontare in modo diverso i temi legati al rispetto delle regole, al rispetto reciproco, al rispetto del bene comune e lo studio stesso della nostra Carta costituzionale. In questo modo potranno capire quali sono i loro diritti e i loro doveri e magari non avranno meno paura ma sceglieranno di non girare più la testa dall’altro lato, proprio come hanno fatto Borsellino e gli uomini della sua scorta o come fanno, fortunatamente, tutti i santi giorni, tantissimi cittadini nel nostro Paese. L’incontro di ieri mi ha portato a pensare a tante donne e uomini che si battono ogni giorno per il rispetto delle regole e della legalità in Italia e che, con l’ora di educazione alla cittadinanza, potrebbero avere nuovi alleati”.

La cerimonia è stata volutamente sobria, come chiesto dai familiari di Paolo Borsellino, perché la sobrietà, la riservatezza, il lavoro duro e senza compromessi sono stati la cifra stessa dell’esistenza di Paolo Borsellino,

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Malattie e fornelli a gas, dati...

 Ogni anno, il gas utilizzato nei nostri fornelli è responsabile di...
- 21 Novembre 2024

Il cliente scivola sulla soglia? A...

Quando il cliente scivola rovinosamente sulla soglia di marmo, riportando gravi...
- 21 Novembre 2024

Giornata alberi: sempre più boschi in...

La superficie nazionale coperta da boschi è salita al valore record...
- 21 Novembre 2024

Ancora paura nel Salento: continuano gli...

Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo...
- 21 Novembre 2024