Dal 7 luglio al 30 agosto tornano i saldi estivi con ribassi dal 30 al 50 per cento. Ma tra le vie dello shopping sono iniziati gli sconti sottobanco. “La legge non lo consente – spiega Pino Salamon, presidente Adoc Puglia e Bari – è una risposta dei commercianti alla crisi delle vendite durante il resto dell’anno”. L’associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (Adoc) ha stilato un vademecum a tutela dei consumatori: “Conservare lo scontrino, occhio ai super sconti, preferire i negozianti di fiducia”, aggiunge Salamon.
Ecco la lista con i 10 consigli:
-Conservare sempre lo scontrino. I capi in saldo si possono sostituire, se il prodotto acquistato è danneggiato o non conforme. In base al dlgs. 24/2002 il negoziante è infatti obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.
– Attenzione ai fondi di magazzino. La merce posta in vendita sotto la voce ‘Saldo’ deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino di anni e stagioni precedenti.
– Girare e confrontare. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. In questo modo, eviterete di mangiarvi le mani in caso di prezzi più bassi.
– Lista degli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio, in modo da essere meno influenzabili dal negoziante. In questo modo, ridurrete il rischio di tornare a casa colmi di capi, magari acquistati anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai.
-Occhio ai super sconti. Se l’esercizio pratica sconti superiori al 50%, spesso nasconde merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
-Fiducia. Servitevi presso negozi di cui vi fidate o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
-Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto ‘in modo chiaro e ben leggibile’. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno.
-Prova dei capi. Non c’è alcun obbligo da parte del negoziante di farvi provare gli abiti ma è una facoltà rimessa alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
-Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
-Saldi online. Con la direttiva europea 83/2011, recepita dal decreto legislativo numero 21 del 21 febbraio 2014, sono state introdotte molte novità per i contratti a distanza, stipulati via internet e comunque fuori dai locali commerciali: dall’ampliamento della durata del diritto di ripensamento, fino a 14 giorni, ai tempi stretti per ottenere il rimborso di quanto pagato.