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Sesso con giovani prostitute, poi scattava il ricatto: decine di anziani caduti nella trappola, 7 arresti a Foggia

Pubblicato da: redazione | Gio, 28 Giugno 2018 - 11:47

Anziani derubati e ricattati con la minaccia di far sapere ai familiari dei loro incontri con giovanissime prostitute. Gli anziani sono stati costretti anche a versare soldi sino ad arrivare a cedere anche la proprietà di terreni per il timore che gli incontri diventassero pubblici. Per questo sette persone, quattro donne e tre uomini (uno di nazionalità romena), tra i 22 e 45 anni, sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Foggia in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia.

Devono rispondere in concorso tra loro e a vario titolo, di furto aggravato, estorsione aggravata e ricettazione. Le indagini, avviate nel 2106, hanno accertato l’esistenza a Rodi Garganico, di un gruppo capeggiato da una donna di 27 anni che si prostituiva con anziani e gestiva un giro di prostituzione di minorenni. La principale vittima è un 80enne di Rodi Garganico che ha subito numerosi furti, non solo in occasione degli incontri, ma anche quando non era in casa, grazie a fatto che gli indagati conoscevano le sue abitudini e movimenti. Dai furti si è poi passati alle estorsioni, dietro la minaccia di raccontare ai familiari dell’anziano le sue abitudini sessuali, con l’ulteriore minaccia di picchiarlo. Così l’anziano ha fatto bonifici bancari a favore degli indagati per somme ingenti, fino a sottoscrivere un contratto di cessione di due terreni.

In altri casi, agli anziani venivano sottratti oggetti (in un caso una pistola) e chiesto un riscatto per la restituzione. I carabinieri hanno accertato sottrazioni e dazioni forzate per un corrispettivo complessivo di circa 150.000 euro, consistenti in denaro contante, bonifici bancari, spese effettuate con una carta Bancomat, uno smartphone di ultima generazione, un orologio di ingente valore, una pistola e due terreni agricoli. Altre ipotesi di reato sono al vaglio della magistratura.

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