Per ogni giornata di giustizia penale sospesa, le cancellerie del Tribunale di Bari dovranno predisporre almeno mille notifiche. È il calcolo approssimativo fatto dagli addetti ai lavori, avvocati e magistrati, commentando le conseguenze concrete che avrà il decreto legge adottato ieri dal Consiglio dei Ministri per sospendere i processi penali fino al 30 settembre e smantellare la tendopoli.
Calcolando, infatti, che ogni giorno si celebrano circa 200 processi con mediamente cinque parti da convocare (tra imputati, avvocati, parti offese e testimoni), le cancellerie dovranno predisporre circa 5mila notifiche a settimana per comunicare agli interessati le nuove date di udienza.
C’è poi la questione delle misure cautelari. I processi con detenuti continueranno a celebrarsi normalmente ma “la bozza di decreto – spiega Rossella Calia Di Pinto, giudice barese e componente della Giunta distrettuale dell’Anm – parla solo di custodia cautelare. Dovrebbero essere sospesi tutti i processi nei confronti di coloro che sono sottoposti a misure non custodiali, come il divieto di avvicinamento, per esempio gli stalker o gli imputati per maltrattamenti e minacce, che rischiano di scadere. Una conseguenza devastante per le parti lese di quei reati”.