“Ingiustificabile aggressività verbale”, “atteggiamenti e gesti di vero e proprio oltraggio” verso i professori che comunicavano loro gli esiti della valutazione dei figli. In sintesi: docenti aggrediti dai genitori degli alunni. E’ la denuncia di Tina Gesmundo, dirigente scolastica del Liceo Scientifico G. Salvemini di Bari. Che avverte: d’ora in avanti la scuola denuncerà i responsabili per oltraggio a pubblico ufficiale. “Questi comportamenti negativi – scrive la dirigente scolastica – non possono essere più tollerati all’interno della nostra comunità scolastica. Le famiglie devono continuare a gestire l’alleanza educativa anche in frangenti spiacevoli o parzialmente negativi per i loro figli”.
Gesmundo sottolinea il massimo impegno del corpo docente per migliorare la qualità della didattica e l’efficacia del percorso di apprendimento degli studenti, di cui fa parte integrante la valutazione di fine anno, che ha un’intenzione educativa, non punitiva o discriminatoria da parte dei consigli di classe. E le famiglie devono avere la maturità di riconoscere questa funzione. La dirigente sottolinea come i parziali insuccessi fanno parte di un lungo percorso educativo e “nessuno deve mettere in discussione l’imparzialità, l’identità professionale e deontologica dei nostri professori”. Cosa che invece sarebbe avvenuta quest’anno, con alcuni genitori che si sono ribassati ad “aggressivi difensori delle aspirazioni dei loro figli”.
“La scontentezza e il disappunto possono essere comprensibili – è il pensiero della preside – così come la richiesta di trasparenza o di approfondimento di legittimità formale dei provvedimenti di fine anno; tuttavia non possiamo più accettare che si giunga all’offesa, all’oltraggio, all’aggressione verbale o fisica. I docenti hanno diritto alla riconoscenza e al rispetto delle famiglie per l’encomiabile lavoro che svolgono ogni giorno. Sono costretta a ricordare che i docenti, esattamente come il dirigente scolastico, nell’esercizio delle loro funzioni nella scuola pubblica sono da considerarsi come pubblici ufficiali e che in futuro, in occasioni di violazione della loro dignità professionale, del loro prestigio e onore, di aggressioni e di oltraggio durante l’esercizio delle loro pubbliche funzioni, la scuola farà valere la propria facoltà di denunciare i responsabili per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale”.