“Ma dai, chi vuoi che se la pigli…”. E invece: un commento sgradito nella chat tra genitori su Whatsapp ha comportato l’espulsione di una bambina da un asilo. E’ accaduto a Milano milanese dove l’esuberanza di una mamma è stata punita con l’espulsione della sua bambina di quattro anni espulsa e il depennamento del figlio di due anni dalla lista dei futuri iscritti dell’istituto privato paritario. Secondo quanto riportato nelle pagine milanesi del Corriere della Sera e dall’Ansa, il provvedimento è figlio di apprezzamenti poco lusinghieri sulla coordinatrice della scuola, postati nella chat di classe.
Qualcuno ha evidentemente messo al corrente del messaggio l’istituto che ha inviato i provvedimenti di “recesso per giusta causa” comunicati con una raccomandata dell’avvocato della scuola e che ora sono al vaglio degli avvocati della famiglia. Il deputato leghista Daniele Belotti ha invece presentato una richiesta di chiarimenti all’Ufficio scolastico regionale “per trattamento ritorsivo e spropositato”.