“Per il ministero non ci sono le condizioni per un decreto di stato di emergenza”: lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a conclusione del vertice che si è tenuto oggi a Roma al ministero della Giustizia per discutere della situazione dell’edilizia giustizia barese, dopo la revoca dell’agibilità per pericolo crollo del Palagiustizia di via Nazariantz.
Il sindaco ha riferito che il ministero “ritiene di risolvere il problema entro l’11 giugno, che è la data di scadenza della ricerca di mercato con la quale si cerca un immobile che abbia spazi sufficienti” per accogliere tutti gli uffici giudiziari penali. “Abbiamo provato a spiegare – ha continuato Decaro – che dalle ricerche di mercato fatte negli ultimi anni non ci sono immobili di quelle dimensioni e con quelle caratteristiche dal punto di vista urbanistico, quindi abbiamo il timore di ritrovarci dall’11 giugno nella stessa situazione”.
Dalla riunione, alla quale hanno partecipato anche i vertici degli uffici giudiziari e dell’avvocatura baresi, la Regione Puglia e il Dipartimento di Protezione civile nazionale, è emersa inoltre la volontà del ministero di smantellare le tende e di trasferire momentaneamente, in attesa dell’individuazione della sede, Procura, ufficio gip e udienze penali di primo grado nelle aule dell’ex Tribunale di Modugno e in un immobile già disponibile in via Brigata Bari. Se la ricerca di mercato dovesse dare esito negativo, “dal 12 giugno il ministero ha dato la propria disponibilità – ha spiegato il vicepresidente della Regione Puglia, Antonio Nunziante – ad affrontare la questione come una situazione di emergenza pubblica perché relativa all’espletamento di una funzione costituzionalmente garantita”.