«Arboris Belli» e a rievocazione Storica “Corpi di Pietra”. Dopo la ricchissima giornata di eventi di domenica 27 maggio è l’ora della Rievocazione Storica. Ad Alberobello continuano i festeggiamenti per il 221mo anniversario dell’elevazione a città regia con un ricco calendario di manifestazioni previste per il prossimo week end. Gli eventi rientrano nel contenitore «Arboris Belli», il calendario di iniziative per l’anniversario della liberazione dal regime feudale, organizzato dall’associazione Arteca e il Comune, con il patrocinio della Regione Puglia. Si parte venerdì 1 giugno, alle 20, con “A tavola con la storia”, il banchetto storico in costume d’epoca nel Rione Aia Piccola che per l’occasione diventerà un borgo di fine ‘700.
Il banchetto a cielo aperto sarà servito da figuranti in costume. Il menu prevede piatti tipici della tradizione, piatti che hanno fatto la storia e i cui sapori rappresentano il punto di partenza della cucina del territorio. Sabato 2 (alle 19) e domenica 3 giugno (alle 20) si chiuderà con «Corpi di Pietra», la trasposizione scenica della liberazione a cura di Giuseppe Palasciano. La rievocazione storica di quest’anno, che si snoderà tra corso Vittorio Emanuele, piazza del Popolo e il belvedere, si sviluppa come un viaggio in alcuni dei momenti più trascurati, ma fondamentali, della memoria di Alberobello. Poco distanti dal centro storico e dai trulli, ci si sposta nel centro moderno del paese, per esporre fatti che non possono essere messi in un vicolo, ma che devono essere evocati in pubblica piazza. Una messa in scena in cui la parola, la danza, il canto, la musica e il video immergono lo spettatore in un teatrale caleidoscopio, per provare ad osservare la borghesia e la nobiltà che hanno vissuto e guidato la capitale dei trulli dal 1600 a oggi.
Come già fa da più di dieci anni, l’associazione culturale Arteca indaga la vita passata più che il futuro e, avvalendosi della collaborazione di professionisti, ma soprattutto di volontari cittadini, questa volta prova ad indagare il concetto di estraneità attraverso l’osservazione della pietra. Pietra studiata, distrutta, elevata, scolpita, barattata, mangiata. Una storia sconosciuta, perché difficile da riscontrare nei pochi documenti che la riguardano, tradotta in performance cittadina attraverso immagini e significati che vogliono essere ripetuti continuamente davanti agli occhi dello spettatore. Inoltre è possibile visitare presso Casa d’Amore la mostra “Tessuti di Pietra – la moda indossa i trulli di Alberobello”.
L’esposizione, a cura di Gabriele Rosato e Marika Ramunno, sarà visitabile fino al 27 luglio. La mostra è una ricostruzione illustrata della moda ad Alberobello nel ‘900 fino all’epoca contemporanea. Non una rassegna di abiti d’epoca ma un’esposizione temporanea che ripercorre attraverso una documentazione (sia originale sia in copia anastatica) e a mezzo di riproduzioni filmate e multimediali la storia della moda fra i trulli di Alberobello.