Il Comune di Bari ha sospeso con efficacia immediata l’agibilità del tribunale penale di via Nazariant. Nel pomeriggio è stato pubblicato l’atto dirigenziale, questo significa che il palazzo va sgomberato. Adesso, ci sono 10 giorni di tempo per l’Inail, proprietario dell’immobile, per inviare memorie scritte, atti o documenti, mentre ci sono 60 giorni di tempo per impugnare il provvedimento davanti al Tar. Gli uffici di Procura e Tribunale penale, quindi, a breve devono taslocare.
Intanto, la Procura ha avviato un’indagine penale per violazione delle norme relative alla sicurezza sul lavoro e pericolo di crollo. Lo si apprende da fonti giudiziarie all’indomani dell’annuncio del procuratore, Giuseppe Volpe, dello sgombero del palazzo sulla base di una relazione tecnica depositata dall’Inail, ente proprietario dell’immobile, che individua preoccupanti criticità strutturali nelle fondamenta e nei solai. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dal sostituto Fabio Buquicchio, è al momento a carico di ignoti.
Nell’ambito di questo nuovo fascicolo, circa due mesi fa i magistrati baresi hanno conferito incarico per una consulenza tecnica al professor Giancarlo Chiaia del Politecnico di Bari. La relazione, che non è stata ancora depositata, riguarderà gli stessi aspetti già analizzati nella relazione commissionata allo studio Vitone dall’Inail.