Anche quest’anno, dal 7 al 19 maggio, alle classi seconde delle scuole secondarie di secondo grado verranno somministrate le prove Invalsi ma con una serie di novità rispetto agli anni precedenti: le prove non si eseguiranno in un’unica data nazionale ma saranno divise in un arco di tempo di 12 giorni in cui ogni classe impiega due giorni per completare la compilazione del test, e verranno svolte nella modalità computer-based, ovvero attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali. L’Unione degli Studenti Puglia questa mattina ha protestato sotto l’Ufficio scolastico regionale per contestare l’introduzione forzata del modello Invalsi nelle scuole.
“Rifiutiamo il modello didattico valutativo imposto, estremamente nozionistico e meritocratico. La compilazione di un test a crocette, omologato per tutti gli studenti italiani, non riesce a valorizzare le soggettività, il percorso seguito e non tiene conto delle condizioni di base dell’istituto scolastico o del contesto di provenienza creando sempre più spesso dinamiche escludenti all’interno dei luoghi della formazione, che abbiamo già denunciato con il lancio della nostra campagna regionale FuoriClasse ” dichiara Davide Lavermicocca, coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia. “I test – prosegue – non hanno alcuna validità scientifica e non servono a migliorare le scuole ma solo a classificarle tra migliori e peggiori, mirando così ad un modello di didattica dell’eccellenza che punta ad espellere e creare ulteriori disuguaglianze. E’ per questa ragione che stiamo promuovendo in tutta la Regione pratiche di boicottaggio durante i test, scioperi bianchi, assemblee straordinarie, flash mob, giornate per un’altra didattica con docenti in tutti i territori”.