“La chiusura dei Punti di Primo Intervento è un provvedimento deleterio che aggrava i disagi per i cittadini. La decisione contemplata nel Piano Regionale Operativo Sanitario va stigmatizzata con forza e va rimarcata la profonda diversità tra quanto paventato dal Direttore Generale della ASL foggiana Piazzolla e le decisioni prese”. I Sindacati Unitari CGIL, CISL e UIL di Foggia contestano formalmente la decisione regionale.
“I Punti di Primo Intervento hanno di fatto colmato, in parte, il vuoto creato dalla chiusura dei presidi ospedalieri e rappresentato, spesso, il ricorso immediato, utile ed indispensabile in tutti quei casi di urgenza che possono evitare l’accesso al pronto soccorso. Sopprimere i Punti di Primo Intervento – affermano CGIL, CISL e UIL – significa depotenziare sensibilmente i servizi sul territorio, moltiplicare i disagi degli utenti e complicare le modalità di accesso alla prima assistenza in caso di bisogno, portandola oltre la soglia dell’accettabile. L’unico vero risultato che si raggiungerà sarà quello di ingolfare ancora di più i pronto soccorso, molti dei quali vivono condizioni al limite del collasso, diventati sempre più spesso scenari di aggressioni, esasperazioni e proteste da parte degli utenti”.
Non ultimo il caso recentemente accaduto nell’Ospedale di Cerignola, che si somma alle aggressioni violente avvenute nel Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia ed in altri ospedali della Capitanata.
“Nello stesso modo – concludono – non si può pensare che l’eventuale potenziamento del servizio offerto dal 118 rappresenti un rimedio efficace: diventerebbe solo un mezzo di accesso possibile al pronto soccorso attraverso l’ambulanza con cittadini lasciati in zona parcheggio permanente in attesa di assistenza o visita”. I Sindacati CGIL, CISL e UIL, ritengono opportuna la convocazione del tavolo di concertazione della ASL, da parte del direttore generale Piazzolla, al fine di tentare di scongiurare le imminenti chiusure previste dalla Regione Puglia entro il 30 aprile per evitare ulteriori disagi sugli utenti dei centri interessati.