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Il Comune di Bari porta il rione Libertà nel progetto “Community lab” in collaborazione con Lisbona e Aalborg

Pubblicato da: redazione | Gio, 5 Aprile 2018 - 21:00
Redentore

Dopo il riconoscimento ottenuto da SPAZIO13 come buona pratica europea di riuso, a giugno 2017, tramite il segretariato di Parigi URBACT, il Comune di Bari, la città di Lisbona (PT) e la città di Aalborg (DK) hanno espresso una candidatura condivisa al bando “Transfer network” aggiudicandosi un finanziamento di  80mila euro.

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COMMUNITY LAB, questo il nome del progetto, ha l’obiettivo di avviare una rete di collaborazione tra le 3 città europee sui temi della rigenerazione urbana, del riuso e dello sviluppo locale nei quartieri semiperiferici.

Lo scorso 14 settembre il Programma URBACT ha infatti aperto un bando europeo per la presentazione di proposte per la creazione di 25 transfer network, ossia reti di trasferimento tra città, per condividere le buone pratiche di maggior successo in campo sociale, culturale, tecnologico e urbano. L’obiettivo dei transfer network è quello di condividere i progetti strategici e i processi già avviati e ritenuti di particolare interesse, in modo da favorire uno scambio di informazioni e conoscenze tra città che permetta l’allargamento dei partenariati che il programma URBACT estende attraverso il territorio europeo.

Al centro del confronto di COMMUNITY LAB vi saranno le politiche di rigenerazione e innovazione sociale di Bari, Lisbona e Aalborg con particolare riferimento ai quartieri Libertà di Bari, Mouraria di Lisbona e Skalborg di Aalborg.

Sul quartiere semiperiferico e multietnico di Mouraria, la città di Lisbona ha implementato una strategia di rigenerazione urbana che porta avanti la riqualificazione e il riuso degli edifici pubblici a fini associativi, lo start-up di esperienze culturali di accoglienza e integrazione delle minoranze arabe, l’organizzazione di festival letterari e concerti oltre che una serie di interventi sulla qualità urbana e sul miglioramento dello spazio pubblico e della mobilità dolce.

Sul quartiere semiperiferico di Skalborg, la città danese di Aalborg ha contestualmente sperimentato la creazione di un grande spazio socio-culturale al centro della vita quotidiana dove, grazie al coinvolgimento dei cittadini, ha fatto crescere progressivamente una serie di servizi di prossimità: oltre che caffè, negozi e attività commerciali utili a incrementare lo standard di vita per i residenti in forma partecipativa e comunitaria.

La città di Bari, ancora, sul quartiere Libertà, attraverso risorse del Piano Periferie e del PON Metro, ha in corso un programma ambizioso di rigenerazione integrata che prevede il miglioramento dello spazio pubblico e della mobilità dolce (corso Mazzini, via Dante), la creazione di 3 nuove piazze attraverso interventi di riqualificazione integrata  (Redentore, Disfida di Barletta, De Nicola), il completamento di un parco urbano (ex Gasometro), la riqualificazione della ex Manifattura dei Tabacchi (Porta Futuro 1 e 2, Campus CNR) e il rilancio dei servizi di prossimità (es. biblioteca di quartiere, pub Lupi&Agnelli, giardino Mimmo Bucci, via Manzoni ecc.) con al centro due esperienze di riuso e di aggregazione giovanile in campo culturale quali SPAZIO13 e Officina degli Esordi.

“Bari si posiziona in un network di collaborazione prestigioso con le città di Lisbona e Aalborg portando in Europa la propria esperienza amministrativa e cercando di imparare da chi sta più avanti di noi sui processi di trasformazione urbana – commenta soddisfatta l’assessora alle Politiche europee e giovanili Paola Romano – e lo sforzo prodotto in questi anni sulle politiche di sviluppo locale a favore dei contesti difficili, come il Libertà oggi ci viene riconosciuto dal principale programma europeo sulle politiche urbane. Stiamo lavorando su un doppio canale: rafforzando da un lato il legame con il territorio, le associazioni, le parrocchie, le scuole per condividere in forma partecipativa i nostri obiettivi di sviluppo e, dall’altro, cercando di far conoscere Bari fuori dai propri confini per acquisire quante più competenze e risorse anche dall’Europa. Sono particolarmente soddisfatta di questo partenariato perché Lisbona è attualmente considerata tra le città più interessanti sui temi della rigenerazione urbana e ad Aalborg fu sottoscritta nel 1994 la prima Carta delle Città Europee Sostenibili, oggi divenuta Agenda Urbana Europea”.

Il Progetto COMMUNITY LAB prevede una prima fase di 6 mesi per il consolidamento del network e lo scambio di esperienze tra le 3 città e una seconda fase in cui il partenariato sarà ampliato a Università, centri di ricerca e altre città europee per l’implementazione di un modello condiviso di approccio alla rigenerazione.

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