E’ una Pasqua amara per molti lavoratori baresi che hanno perso il posto o rischiano di perderlo definitivamente.
Parliamo, ad esempio, dei 184 operai della ex Om Carrelli che stanno vivendo con il fiato sospeso queste ore, in attesa del 4 aprile, giorno della seconda asta fallimentare. La prima, quella del 22 marzo scorso, è andata deserta. E’ una Pasqua difficile anche per i circa 200 lavoratori Trony, che sperano nell’intermediazione del ministero. Da circa 15 giorni, infatti, tutti i punti vendita della catena hanno chiuso. A livello nazionale sono 500 le famiglie coinvolte, in Puglia solo uno dei 13 negozi Trony è rimasto aperto, poiché è di proprietà della Vertex. Sono solamente gli ultimi due casi ma non gli unici.
Tornando all’ex Om carrelli, il 22 marzo era il giorno fissato da Alessandra Giovetti, curatore del fallimento “Tua Industries”, per acquisire eventuali proposte di investimento da parte di imprenditori interessati alla “Tua Industries”, società che avrebbe dovuto gestire la reindustrializzazione dell’ex fabbrica di carrelli elevatori nella zona industriale di Modugno realizzando minicar elettriche. La reindustrilizzazione si è arenata, la “Tua” è fallita. E dopo che l’asta del 22 è andata deserta, è buio fitto. Il risultato è che gli operai hanno percepito gli assegni mensili della cassa integrazione di novembre e dicembre, ma da gennaio non hanno più alcuna misura di sostegno al reddito, perché l’ulteriore e ultimo anno di cassa integrazione, scatterebbe solo se un investitore acquistasse la “Tua” fallita. Ora si spera nel 4 aprile, giorno della seconda asta fallimentare: se non dovessero arrivare offerte si chiuderebbe la procedura di licenziamento collettivo.