Il centrodestra in consiglio comunale attacca la giunta Decaro sulla manovra riguardante Tari e Imu. “Una valanga di tasse (oltre 166 milioni di euro tra Tari e Imu) – sostengono i consiglieri di opposizione – che deprimeranno ulteriormente l’economia cittadina e che serviranno a coprire le inefficienze dell’Amiu e di parte della struttura burocratica comunale. Ecco perché nel corso del lunghissimo consiglio comunale sulla manovra tributaria proposta per il 2018 dall’amministrazione Decaro, abbiamo in tutti i modi – con emendamenti e ordini del giorno – tentato di mitigare gli effetti negativi di un’imposizione fiscale cosí eccessiva”. In realtà, la Tari resterà invariata rispetto all’anno scorso, nonostante un aumento dei costi derivanti dall’attivazione del porta a porta: il niovo metodo di raccolta differenziata, che sta dando ottimi risultati (la percentuale di differenziata è arrivata all’81%), ovviamente comporta una lievitazione della spesa del personale.
Secondo l’opposizione, “con l’Imu al 1,06% del valore catastale degli immobili e la tari media a oltre 360 euro (a fronte di un dato italiano di 299) Bari si conferma anche quest’anno una delle cittá più care d’Italia per Tari e Imu, cui non corrispondono di certo servizi adeguati agli alti livelli di tassazione. Abbiamo quindi proposto di ridurre almeno del 3% i costi Amiu (73 milioni di euro, in crescita di oltre 4 milioni rispetto il 2017) e di accordare incentivi e agevolazioni sulla tariffa tari, a chi assume un giovane disoccupato barese e a chi insedia a Bari una nuova attività produttiva. In modo da contenere i costi Amiu e trasformare una brutta tassa, in una piccola occasione di sostegno e di crescita per la città”.