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Puglia, una legge per l’ambiente: incentivi a chi punta su impianti ad idrogeno

Pubblicato da: redazione | Dom, 25 Marzo 2018 - 12:00
Fotovoltaico Big

Salvaguardare le casse regionali e il paesaggio pugliese dal rischio che gli impianti fotovoltaici e eolici esistenti, ormai obsoleti, possano essere abbandonati alla scadenza delle autorizzazioni; e promuovere la produzione di energia elettrica da idrogeno, abbandonando il carbone. E’ il duplice obiettivo che si pone la proposta di legge depositata ieri mattina in Consiglio regionale dalla maggioranza.

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Il “padre” della pdl è il consigliere di Noi a Sinistra, Enzo Colonna, che ha lavorato per mesi a questo progetto legislativo che sarebbe il primo nel suo genere in Italia. La Puglia detiene il record italiano di produzione di energia da fotovoltaico, oltre il 14% del totale della Penisola. E vanta anche la più elevata dimensione media degli impianti fotovoltaici, con una taglia media di 62 Kw. Il problema è che molte licenze sono in scadenza, il rischio è che chi ha investito 10-15 anni fa nel fotovoltaico o nell’eolico non abbia più interesse a farlo e a proseguire nell’attività. Questo potrebbe comportare che la Puglia si ritrovi con centinaia di impianti sparsi sul territorio ormai obsoleti e da smaltire. Teoricamente toccherebbe alle imprese occuparsene, ma la preoccupazione è che alcune società possano essere state create ad hoc e che possano smaterializzarsi al momento opportuno. La proposta di legge depositata ieri tenta di impedire questo, come? Favorendo l’ammodernamento degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e solare, “mediante – si legge – la previsione di una disciplina dei procedimenti amministrativi relativi agli interventi di integrale ricostruzione, potenziamento, rifacimento e riattivazione degli impianti esistenti, in grado di offrire certezza regolamentare e semplificazione amministrativa e, al contempo, ridurre le ripercussioni negative sull’ambiente e il consumo del suolo, con un migliore inserimento degli impianti stessi nel contesto paesaggistico e naturale”.

La Puglia, oggi, è tra le prime regioni per quantità complessiva di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Su tutto il territorio, ma in particolare in Salento e nel Foggiano, negli ultimi 15 anni sono nati come funghi impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. La proposta di legge punta, ora, a favorire i processi di ammodernamento degli impianti esistenti ed evitare ulteriore consumo di suolo. Dall’altra parte, il secondo obiettivo è ottimizzare le fonti rinnovabili producendo idrogeno con energia elettrica non consumata e non immessa nella rete e che viene dispersa. Sono diversi gli interventi che vengono previsti dalla norma, ad esempio: realizzazione di impianti alimentati ad idrogeno per la produzione di energia elettrica e calore al servizio di edifici pubblici e privati; misure per la realizzazione di impianti, anche sperimentali, di produzione e distribuzione di idrogeno e la promozione del rinnovo del parco rotabile, su gomma e su ferro, del servizio di trasporto pubblico con il ricorso a mezzi dotati di celle a combustibile alimentate ad idrogeno; esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo per le vetture alimentate ad idrogeno; misure di sostegno per la ricerca. Sul fronte dell’ammodernamento degli impianti eolici e solari, invece, vengono posti paletti e, allo stesso tempo, forniti incentivi: ad esempio, viene data la possibilità di proseguire con l’esercizio degli impianti esistenti, obbligando, però, i proprietari e gestori ad ammodernare le strutture tecnologicamente, a ridurre le dimensioni degli impianti e fornire garanzie per il ripristino dello stato dei luoghi. Non solo: ai Comuni che ospitano nei loro territori gli impianti verrebbero riconosciute “misure di compensazione”.

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