L’Università di Bari a sostegno di startup nel Mezzogiorno per iniziative parzialmente commerciali e studi professionali. Il bando “Resto al sud” da 1.250 milioni di euro, promosso dal Ministro per la Coesione territoriale, si rivolge a giovani tra i 18 e i 35 anni e finanzia (fino a un massimo di 50 mila euro) nuove attività imprenditoriali (individuali, in società o in cooperativa) ma anche quelle già avviate.
Uniba, accreditata per l’erogazione del servizio di assistenza e consulenza tecnica, attiverà uno sportello informativo presso il BaLab, affinché i giovani possano avere un punto di riferimento per assistenza.
L’agevolazione copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo concesso da Invitalia e l’erogazione di un finanziamento bancario a tasso agevolato per il restante 65%. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi. Resto al sud è un incentivo a sportello: le domande sono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo. “Il nostro ateneo intende sostenere l’imprenditorialità territoriale”, ha detto Antonio Uricchio, rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Ecco i requisiti: età compresa tra i 18 ed i 35 anni; essere residenti in una delle seguenti regioni d’Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tale requisito può comunque essere soddisfatto anche entro 60 giorni dalla comunicazione dell’esito della domanda per chi risiede all’estero, invece, c’è più tempo, 120 giorni; Non aver beneficiato negli ultimi 3 anni di altri contributi per l’autoimprenditorialità; Non essere già titolari di un’altra attività di impresa attiva; Non essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento; La domanda per ottenere i suddetti finanziamenti Resto al Sud, può essere presentata anche dai soggetti già costituiti, da società, cooperative, ditte individuali e persone fisiche che intendono costituirsi in società, in caso di esito positivo. Escluse dal finanziamento Resto al Sud, le attività libero professionali ed il commercio.