È stata presentata all’Hotel Excelsior di Bari, in occasione della prima assemblea regionale dei tutori volontari radunati da tutta la Puglia, la banca dati di queste figure a sostegno di minori e minori stranieri non accompagnati che consentirà di avere sempre aggiornato l’elenco degli adolescenti in cerca di assistenza e la lista dei privati cittadini che decidono di rappresentare legalmente il minorenne senza un adulto di riferimento, e di ottimizzare le risorse per la loro formazione.
Il progetto, unico nel suo genere su tutto il territorio nazionale, è stato presentato da Ludovico Abbaticchio, garante dei Diritti del Minore della Regione Puglia, alla presenza, tra gli altri, di Mario Loizzo, presidente del Consiglio regionale, don Vito Piccinonna, direttore della Caritas Bari-Bitonto, Riccardo Greco, presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari, e di Carmelo Tommasi, direttore tecnico di Cadan Srl.
Con l’implementazione di questo sistema informatizzato si potrà organizzare il piano formativo in funzione dei bisogni del territorio di riferimento, nominare prontamente coloro che si prenderanno cura dei minorenni – ad oggi i tutori volontari sono oltre 200 su tutto il territorio pugliese –, monitorare gli incarichi assegnati a ciascuno e avere uno scambio di esperienze tra tutori stessi, al fine di garantire una maggiore professionalità e una migliore qualità della prestazione.
«Questo incontro – ha dichiarato Ludovico Abbaticchio, Garante regionale dei diritti del Minore – rappresenta il punto di partenza per avviare un processo di volontariato laico a favore dello Stato, ma soprattutto di questi ragazzi – in Puglia ce ne sono mille –, e per iniziare un percorso di innovazione e rafforzamento della Legge Zampa, che parta proprio dalla nostra regione. È anche l’occasione per presentare la piattaforma affinché ci possa essere un miglior percorso di incontro tra i tutori volontari e la funzione di questo servizio».
«Con l’adozione – ha detto Carmelo Tommasi, direttore tecnico di Cadan Srl – di una delle nostre piattaforme, già sperimentata all’interno del Consiglio regionale, si potranno razionalizzare le spese previste per i corsi specifici per la formazione dei tutori che verranno reclutati nella società civile, e accelerare i tempi di assegnazione del minore alla figura adulta che lo accompagnerà nel suo percorso di crescita e integrazione».