VENERDì, 22 NOVEMBRE 2024
77,423 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,423 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Esami universitari truccati a Foggia, tra gli indagati c’è anche il figlio del sindaco. Le soluzioni arrivavano su Whatsapp

Pubblicato da: redazione | Gio, 1 Febbraio 2018 - 15:00

C’è anche Massimiliano Antonio Landella, figlio del sindaco di Foggia Franco Landella, tra la quindicina di studenti indagati per aver ricevuto da due insegnanti private – Anna Laura di Biase e Valeria Lucia Russo – la soluzione della prova scritta degli esami universitari di matematica finanziaria I, matematica generale, economia industriale ed istituzioni di economia.

Gli indagati hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini avviate nel 2015 dalla guardia di finanza di Bari. Secondo l’accusa, le due docenti tramite messaggi Whatsapp avrebbero inviato ai candidati la soluzione delle prove d’esame violando così la legge n.475 del 1925 che riguarda la “repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche”. Le indagini erano partite dal filone d’inchiesta che riguarda un ex giudice, indagato per aver favorito una candidata, nella sua qualità di componente della commissione d’esame di abilitazione professionale per dottori commercialisti.

Secondo quanto riportato nell’avviso della conclusione delle indagini preliminari, gli studenti avrebbero “inviato – alle insegnanti private Anna Laura di Biase, difesa dall’avvocato Luigi Iosa e Valeria Lucia Russo – tramite l’applicativo whatsapp, la traccia del compito e ricevevano, con la medesima applicazione, la soluzione ai quesiti”. La professoressa di Biase, difesa dall’avvocato Iosa, che assiste anche altre persone coinvolte, è stata – dice il legale – il “bersaglio principale” nelle intercettazioni telefoniche disposte dalla Procura di Foggia. Secondo Iosa, “il reato contestato alla sua assistita è stato di recente oggetto di un intervento legislativo volto alla depenalizzazione, in quanto trattasi di reato di seconda fascia risalente al 1925”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Morta per insufficienza cardiorespiratoria la 17enne...

E' morta per una grave insufficienza cardiorespiratoria Ludovica Muccio, la 17enne...
- 22 Novembre 2024

Bari, salario minimo e garante dei...

Due mozioni sono state presentate alla presidenza del Consiglio comunale con...
- 22 Novembre 2024

Open day cefalee, 9 centri aperti...

Domenica 24 novembre dalle 9 alle 12 al Policlinico di Bari,...
- 22 Novembre 2024

Lascito testamentario: 5 pillole per comprendere...

Tra le varie forme di donazione in favore di Associazioni no...
- 22 Novembre 2024