I registi e attori Sergio Rubini, Giuseppe Battiston e Teco Celio, il critico cinematografico e giornalista Alberto Crespi, inaugureranno la 19esima edizione del Sudestival, il festival lungo un inverno, dedicato al cinema d’autore italiano, il 27 e 28 gennaio a Monopoli.
Si parte il 27 gennaio, a Monopoli, presso la Biblioteca Rendella, alle 18, con la presentazione del libro Storia d’Italia in 15 film alla presenza dell’autore Alberto Crespi. Quest’ultimo, nel libro, rilegge la storia d’Italia in quindici straordinari film: da Amarcord a Tutti a casa, da Palombella rossa a Sandokan. Alle ore 21, il festival si sposta al cinema Vittoria di Monopoli, alle ore 21, dove Sergio Rubini presenterà il suo film d’esordio alla regia “La stazione” e incontrerà il pubblico prima e dopo le proiezioni con Michele Suma, direttore artistico della rassegna organizzata dall’associazione Sguardi e alle istituzioni presenti.
Il film del 1990 è tratto dall’opera teatrale omonima di Umberto Marino e vincitore del David di Donatello come regista esordiente, del Nastro d’argento e del premio “Fipresci” alla mostra del Cinema di Venezia. A metà tra la commedia e il thriller psicologico, racconta dell’incontro in una notte piovosa tra un giovane capostazione della campagna pugliese (Rubini) e una giovane donna (Margherita Buy) che sta fuggendo dal fidanzato (Ennio Fantastichini). In attesa che passi il primo treno, la notte ospiterà un rapporto sorprendente. Il festival entra nel vivo e prosegue domenica 28 gennaio con il primo film in concorso: l’opera prima “Finché c’è prosecco c’è speranza” di Antonio Padovan (Italia, 2017) alla presenza del regista stesso e degli attori Giuseppe Battiston e Teco Celio che incontreranno il pubblico di Monopoli prima e dopo le proiezioni. Il giallo è ambientato nella campagna veneta. Il conte Desiderio Ancillotto, grande vignaiolo, pare essersi tolto la vita. Trattasi di omicidio o suicidio? Un caso apparentemente impossibile da risolvere per il neo-ispettore Stucky, impacciato ma pieno di talento, che dovrà fare i conti con le proprie paure e un passato ingombrante per risolvere il caso. Tra filari e bollicine, l’ispettore si dovrà confrontare con bottai, osti e confraternite di saggi bevitori