Dopo le restizioni, Aqp torna ad aumentare la pressione dell’acqua. Le attività di Acquedotto Pugliese, avviate a partire dal luglio scorso, consentono oggi di immettere in rete oltre 25mila metri cubi di acqua in più al giorno grazie all’incremento di utilizzo dell’acqua di falda: ciò permette di aumentare leggermente la pressione idrica.
Le misure per contrastare la forte siccità dell’anno appena trascorso, il più siccitoso degli ultimi duecento anni, hanno determinato da un lato il risparmio di circa 3,5 milioni di metri cubi di risorsa nell’ultimo trimestre del 2017, dall’altro un aumento della capacità di produzione, grazie all’utilizzo di fonti integrative come quelle dei pozzi. “Il risultato – è detto in una nota di Aqp – è anche frutto di una attenta politica di ottimizzazione della gestione, avviata da Aqp negli ultimi anni: l’implementazione di un sistema di telecontrollo delle portate e dei volumi in rete, l’adozione di modelli matematici avanzati di gestione, la distrettualizzazione delle reti e l’introduzione di un sistema diffuso di regolazione automatica di controllo della pressione. Aqp è altresì impegnato, quotidianamente, in una intensa attività di ricerca e riparazione delle perdite, grazie anche ad investimenti straordinari per oltre 300 milioni di euro”.
Proseguono, al momento, le restrizioni di pressione in rete, seppure in forma più attenuata, e permane lo stato di emergenza: il livello di acqua presente negli invasi, utilizzati normalmente anche ai fini irrigui, rimane al di sotto del 50% rispetto alla media degli ultimi 10 anni, anche se le ultime piogge sembrano aver invertito il trend negativo.