Il gup del Tribunale di Bari Rosa Anna Depalo ha condannato alla pena di 10 anni e 6 mesi di reclusione il presunto armiere del clan Parisi di Bari, Antonio Caizzi. Nello stesso procedimento ha patteggiato la pena a 2 anni e 4 mesi di reclusione il 50enne incensurato Vito Ciscutti che custodiva nella propria casa le armi e la droga per conto di Caizzi.
Il pregiudicato, difeso dagli avvocati Libio Spadaro e Sergio Ruggiero, è stato processato con il rito abbreviato. L’arsenale fu scoperto dai carabinieri nell’ottobre 2016 nel box dell’abitazione di Ciscutti. Nascoste all’interno di una cassetta per utensili furono trovate sette armi da sparo, tra cui una mitraglietta automatica da guerra Skorpion, due pistole semiautomatiche clandestine, una pistola semiautomatica modificata, una pistola Savage e due revolver, oltre a 400 cartucce di vario calibro e circa un chilo di cocaina pura. Dopo l’arresto fu lo stesso Ciscutti, difeso dall’avvocato Marco Vignola, a confessare agli inquirenti della Dda di Bari di aver custodito armi e droga per conto del clan Parisi.