Il Tar di Puglia ha ritenuto “illegittima l’ammissione della lista “Gravina on” alla competizione elettorale” del giugno scorso che ha portato all’elezione al primo turno del sindaco Alesio Valente (centrosinistra). I giudici hanno ritenuto che il “vizio inficia tutti gli atti della consultazione elettorale che, pertanto, devono essere annullati”.
È stato così accolto il ricorso presentato da Domenico Franco Romita (candidato sindaco con una serie di liste civiche) ed altri cinque ricorrenti. La lista “Gravina on” è stata la più votata nella competizione e ha espresso il maggior numero di consiglieri (4 seggi dei 15 espressi dalla coalizione del primo cittadino). Era collegata ad Alesio, ma dei 15 moduli contenenti le sottoscrizioni dei presentatori della lista – è scritto in sentenza – solo il primo conteneva le generalità del candidato sindaco, mentre gli altri non erano ad esso in alcun modo connessi.
Secondo i giudici, “la dichiarazione dei presentatori di una lista candidata alle elezioni deve inequivocabilmente esprimere la volontà politica degli autori, fondata sulla completa conoscenza degli elementi essenziali affinché a detta dichiarazione conseguano gli effetti giuridici voluti dalla legge”.