“Un incentivo all’antimafia sociale” e “un sogno che si realizza” proprio come “l’aveva immaginato più volte il suo ideatore”, Stefano Fumarulo, dirigente della Regione Puglia impegnato nelle politiche di contrasto alla criminalità, scomparso a 38 anni. Così il governatore pugliese Michele Emiliano e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Mazzarano, hanno presentato oggi la nuova edizione di “Nidi”, l’avviso con cui l’ente mette a disposizione 54 milioni di euro per l’autoimpiego delle fasce più deboli, con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile, estendendo però la misura, “per la prima volta in Italia”, anche alle imprese confiscate alla mafia e affidate ai dipendenti e alle cooperative assegnatarie di immobili confiscati.
L’innovazione è il frutto della collaborazione tra Regione e l’associazione di don Ciotti, Libera, che il prossimo 21 marzo a a Foggia terrà la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Alla presentazione è intervenuta anche Daniela Morcone, vicepresidente di Libera, spiegando che “il significato” dell’evento “lo stiamo vivendo già oggi, con la presentazione di questo bando che realizza un sogno di tutti, e che dà il segno di quanta strada abbiamo fatto”.
Tra le novità del nuovo Nidi, dunque, il sostegno economico per le imprese confiscate alle mafie, che aumenta rispetto a quello ordinario (150 mila euro) e viene innalzato a 250 mila euro. “Siamo la prima regione italiana – ha detto Emiliano – che investe e incentiva la cultura d’impresa che si sviluppa insieme alla cultura dell’antimafia sociale. Per noi l’economia diventa uno strumento di lotta alla mafia e alla corruzione attraverso l’incoraggiamento, soprattutto ai giovani ma non solo, a utilizzare questi beni confiscati che spesso giacciono inutilizzati nelle agenzie che dovrebbero gestirli, con l’aiuto anche dei fondi della Regione Puglia”.
Per Mazzarano, “Nidi è il più potente strumento di auto impiego che la Regione Puglia abbia mai messo in campo ed è una misura che, anche nella prima programmazione 2007-2013 ha riscosso ottimi risultati. Abbiamo scelto di integrare il bando con le proposte di Stefano Fumarulo – ha evidenziato l’assessore regionale – e lo abbiamo fatto con investimenti importanti che testimoniano la volontà di raggiungere l’obiettivo di facilitare il più possibile il recupero di luoghi frutto di attività criminali, e di restituirli ai legittimi proprietari, cioè i pugliesi». «Per questo un’altra peculiarità del nuovo bando – ha concluso – è che rispetto alla regola generale che prevede si debba trattare di imprese nuove, sulla integrazione è previsto che possano presentare domanda anche aziende esistenti da più di sei mesi”.