Lombardia e Puglia insieme nel turismo. Su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini, la giunta lombarda approva uno schema di protocollo d’intesa tra i due governi regionali per definire un programma di sviluppo comune dell’attrattività da realizzare nei prossimi due anni.
Tra gli obiettivi che saranno sottoscritti nelle prossime settimane la promozione nazionale ed internazionale delle due destinazioni, l’aumento e la destagionalizzazione dei flussi turistici, la qualificazione del sistema turistico e la valorizzazione integrata degli strumenti di marketing territoriale. La collaborazione prevede, tra le altre cose, la partecipazione a rassegne di settore, la progettazione di eventi e progetti per la promozione di specifiche offerte esperienziali, la realizzazione di percorsi formativi innovativi per gli operatori, lo scambio di best practices e la condivisione delle attività di monitoraggio dei rispettivi flussi. “Attività strategiche – spiega Parolini – che puntano ad aumentare qualità e attrattività delle due regioni in un momento di grande crescita per il mercato globale del turismo, dove è necessario essere molto visibili ed accrescere la proprie dimensioni per poter competere ed attrarre nuovi visitatori”.
La Puglia è una destinazione “internazionalmente molto conosciuta e strutturata”, mentre la Lombardia si è affermata “solo negli ultimi anni con crescite a doppia cifra di arrivi e presenze, frutto del dinamismo del sistema turistico e di una grande e rinnovata attenzione che abbiamo dedicato al settore durante la legislatura. Sono certo – continua l’assessore – che la collaborazione tra la due regioni produrrà una sinergia positiva che avrà importanti ricadute”.
Il protocollo d’intesa si inserisce all’interno dei “progetti interregionali che stiamo portando avanti con altre regioni, in particolare sul turismo esperienziale. Modelli di promozione che grazie alla grande varietà della nostra offerta ci permettono di essere più competitivi e di soddisfare la domanda di turisti sempre più esigenti”, conclude Parolini.