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Bari, cani e padroni al Villaggio Berukhà per il concerto di beneficenza del progetto Insieme ovunque

Pubblicato da: redazione | Gio, 4 Gennaio 2018 - 22:00

Domani, alle 20.30, nel Villaggio Berukhà, in via Vittorio Lenoci 7, nell’ambito del progetto “Insieme ovunque”, che gode del patrocinio del Comune di Bari, si terrà un particolare concerto di beneficenza diretto dal maestro Bepi Speranza, con Daniela Mastrandrea al pianoforte accompagnata dal coro Incanto armonico.

Per l’occasione, un gruppo di circa 15 cani e i loro padroni che insieme hanno già  partecipato a un percorso formativo ad hoc e che sono stati già accolti al museo archeologico di Egnatia lo scorso autunno, assisteranno al concerto preparato dal maestro Bepi Speranza grazie alla collaborazione con la onlus Custodi del Creato che ha eretto, su suolo comunale, il Villaggio Berukhà, un centro per persone con disabilità e normodotati che opera con gli animali domestici attraverso la pet-therapy.

“Insieme Ovunque”, giunto alla seconda edizione, è un progetto unico nel suo genere in Italia, che nasce da un’idea di due medici veterinari, Giusella Massari, direttore sanitario dell’ambulatorio veterinario Psicovet ed esperta in Medicina comportamentale, e Alessandra Giannoccaro, istruttrice/riabilitatrice ed educatrice cinofila. Un percorso di crescita per gli umani e i loro cani per far sì che un amico peloso, compreso nelle sue esigenze ed educato, possa accompagnarci ovunque senza creare problemi a chi ci ospita.

Quando un ululato prolungato disturba la quiete domenicale di un condominio, un cane vagante provoca un incidente sulla strada o, ancora peggio, un branco di cani inselvatichiti aggredisce un umano di passaggio, ci si dovrebbe chiedere come mai, soprattutto al sud, il fenomeno del randagismo sia una piaga tanto comune – commenta Giusella Massari -. La risposta è complessa ma certamente una responsabilità importante ce l’ha una cultura sociale che tende a limitare l’accoglienza di un umano accompagnato dal proprio cane.
In un’epoca in cui l’evidenza dei risultati ottenuti con la pet-therapy ha consentito l’ingresso dei cani anche negli ospedali, assistiamo paradossalmente al fenomeno ghettizzante per cui spiagge, teatri, musei, cinema, ristoranti ed alberghi, sono luoghi dove non sempre è possibile portare un quattro-zampe.

Certamente portare un cane non dovrebbe rappresentare una prepotenza bensì una responsabilità: innanzitutto nei confronti della comunità che non deve essere disturbata dalla presenza di un animale ineducato, e poi nei confronti dei cani stessi che spesso non vengono accontentati nelle esigenze più profonde anche dal proprietario più attento”.
Il concerto è aperto ai soli cani che hanno partecipato al percorso formativo in quanto hanno maturato caratteristiche tali da non turbarsi anche alla presenza di suoni, via vai di persone e di tanti altri cani.

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