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Bari, “I lavoratori sono la parte sana e serve sicurezza”: la vertenza Multiservizi affrontata da Barbara Neglia della Filcams

Pubblicato da: Gino Martina | Ven, 10 Novembre 2017 - 14:30

“I lavoratori di una società come la Bari Multiservizi, sempre indicati negli anni come fannulloni, sorpresi a non are il proprio dovere, devono riacquistare dignità e sicurezza. L’azienda ha cambiato modo di operare e vogliamo che emerga un dato riferito al fatto che i lavoratori sono l’espressione della città di Bari in termini di servizi di assistenza e va riconosciuto il valore del loro impegno”.

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Barbara Neglia, segretaria generale della Filcams Cgil Puglia, fa il quadro della situazione attorno all’azienda municipalizzata impegnata nella fornitura di servizi di manutenzione del verde e delle piazze e altri interventi legati alle necessità dell’amministrazione comunale. Una situazione che vede la convenzione col Comune in proroga da mesi, perché da tempo scaduta.

Cosa chiedete all’amministrazione comunale?

“Chiediamo più attenzione, non perché finora non ci sia stata ma perché quello che sta accadendo ed è accaduto nel passato, come le inchieste su concorsi truccati e lavoratori presi di mira e vessati da opinione pubblica e giornali, non deve mettere in condizioni di insicurezza questa società e, prima di tutto, i suoi lavoratori, impegnati tutti i giorni su e giù per la città per risolvere qualsiasi tipo di problema legato alla manutenzione”.

Cosa intende con “non deve mettere in condizioni di insicurezza” questa società? 

“Dev’essere innanzitutto chiaro che la Multiservizi è sempre stata con i bilanci in attivo e quindi riteniamo che in un momento come questo il Comune di Bari, in base alle nuove normative sulle municipalizzate, ci convochi per capire quale direzione intraprendere. Al di là delle inchieste, a noi interessa la condizione di questi lavoratori, che operano spesso in carenza di mezzi o con mezzi obsoleti, impegnati a far fronte a diversi interventi a ritmi frenetici. Il Comune ci ha assicurati che il nuovo contratto di servizi è in dirittura di arrivo, ma fino a quando non avremo un mappatura certa, non potremo capire su che basi e numeri ragionare”.

La Mutiservizi è sott’organico?

“In linea di massima direi di sì. In tanti sono sono andati in pensione o hanno lasciato l’azienda per diversi motivi. Ora il numero degli addetti è superiore alle 120 unità. Si tratta di un numero insufficiente, che rischia di diventare ancor di più deficitario se il Comune deciderà di affidare ulteriori compiti all’azienda, come sembra debba avvenire”.

Ma parlava anche di mezzi insufficienti e insicuri

“Certo. Come sindacato abbiamo già denunciato questa situazione. E’ bene che ci siano controlli su quello che è stata a gestione dell’azienda, va bene metterla in sicurezza, ma non possiamo non pensare alla quotidianità dei lavoratori che passa anche attraverso i mezzi che l’azienda mette a disposizione, spesso obsoleti. A ciò si aggiungono i ritmi e le mansioni da svolgere. La scorsa estate due lavoratori hanno avuto un incidente per strada e hanno rischiato di morire. Per questo andrebbe ridiscussa l’organizzazione. Ma senza il contratto di servizio ciò non può avvenire”.

Ci tenete a ribadire, insomma, che la colpa di ciò che è avvenuto non è dei dipendenti

“Crediamo come sempre che la giustizia debba fare il suo corso e accertare responsabilità penali e civili laddove ve ne siano, ma non possiamo esimerci dal sottolineare che stiamo parlando di una società dove la parte sana sono i lavoratori che ogni giorno prestato un servizio fondamentale per la città di Bari, che non è soltanto ciò che emerge dagli articoli di giornale di questi giorni. Vogliamo difendere il vero patrimonio dell’azienda comunale, che sono i lavoratori. Di certo crediamo che il primo cittadino dovrebbe prestare più attenzione alle dinamiche che si muovono all’interno di una società che in tutto e per tutto afferisce all’amministrazione comunale. Per questo chiediamo, oltre alla tranquillità occupazionale, una nuova organizzazione, la nuova convenzione di servizi e più attenzione sulla vita quotidiana dei lavoratori attraverso la garanzia della sicurezza, una migliore organizzazione dei settori e dei materiali con cui devono lavorare”.

 

 

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