I medici pugliesi contro Michele Emiliano e le scelte della Regione Puglia. Il tentativo ultimo, ieri mattina, del governatore pugliese di ricucire lo strappo con i camici bianchi ed evitare la protesta di venerdì prossimo non ha sortito effetto.
Emiliano ha convocato ieri una riunione che si è svolta in via Gentile, in assessorato, ma alla quale ha risposto solamente una parte minoritaria dei sindacati (Sumai Puglia, Anfo/Ascoti – Fials medici, Cgil medici, Fvm, Snami, Intesa sindacale, Fimp). Poche ore dopo l’incontro, la “fetta” più consistente dei medici pugliesi – attraverso una nota ufficiale – ha replicato non solo confermando lo sciopero ma annunciando anche una conferenza stampa, che si terrà domani, per spiegare ai pugliesi le ragioni del loro malcontento. Quest’ultimo documento porta le firme degli Ordini dei medici e dei sindacati Aaroi, Anaao, Branche a visita e accreditati, Cimo, Cimop, Cisl Medici, Fassid, Fesmed, Smi, Fimmg, Sumai e Uil Medici.
In sostanza, la maggioranza della categoria medica è rimasta ferma sulle proprie posizioni, dissertando l’incontro convocato da Emiliano per discutere di alcune problematiche: dal contenimento della spesa farmaceutica alla sicurezza dei medici, passando per la cronica carenza degli organici sino all’organizzazione generale dei servizi nell’ottica di una sempre maggiore integrazione tra territorio e ospedale. Tutti argomenti “caldi” ma sui quali si registra ancora una forte distanza tra la giunta Emiliano e i medici.