“I risultati siciliani ovviamente erano ampiamente prevedibili, ma questo non toglie nulla alla loro drammaticità. Drammatici per il centrosinistra, drammatici per il Pd”. Così il presidente della Regione Puglia e leader di Fronte democratico, ha commentato i primi risultati sulle elezioni siciliane che vedono la sconfitta dei due candidati di centrosinistra. “Non ci sono vincitori nel campo ampio progressista – ha aggiunto Emiliano – e credo sia opportuno che in questa fase nessuno cominci un gioco allo scarica barile, cercando di dare la colpa gli uni agli altri”.
“Credo che il Pd – aggiunge Emniliano – rischi di stare addirittura sotto il dieci per cento in Sicilia e questo è un fatto gravissimo che prevede una svolta radicale che, lo dico chiaro, non sono le dimissioni di Renzi”.”Abbiamo fatto da poco le primarie, le abbiamo svolte e il segretario è Renzi. E in questo momento – aggiunge Emiliano – chiedere le dimissioni del segretario corrisponde a vigilare le regole del Pd, cosa che non farò mai”.
Alle critiche che gli sono state mosse da Nichi Vendola e Massimo D’Alema nei giorni scorsi replica così: “A loro dico di non usare la Puglia per impedirmi il ruolo di cerniera tra il Pd e il il resto del centrosinistra, perché in questo momento servono pompieri non incendiari. Alle loro affettuose provocazioni non replicherò”.